Metodo Auricchio, le grigliePer Auricchio la composizione delle griglie è uno strumento "determinante" per raggiungere lo scopo di ottenere un illecito vantaggio attraverso la direzione di un arbitro compiacente. Non tutti i discorsi sulle griglie che Auricchio ed i suoi uomini ascoltano sono però valutati alla stessa maniera: alcune telefonate in cui Facchetti parlava con Mazzei e con Bergamo, per l'appunto di griglie, sono state ritenute "investigativamente non utili".
Prima di andare a rileggere cosa dice Auricchio in aula sulle griglie per descrivere il suo metodo, andiamo a vedere a quali conclusioni si è arrivati a Torino, dove le intercettazioni si fermano il 24 settembre 2004, alla quarta giornata del campionato, ma vengono analizzate le griglie di 26 giornate di campionato.
Nell'atto di richiesta d'archiviazione del Procuratore di Torino Marcello Maddalena, nel capitolo che analizza la frode sportiva, da pagina 18 un paragrafo è dedicato alle designazioni arbitrali e alle griglie come strumento per raggiungere lo scopo della frode sportiva. Il Procuratore, con una dettagliata disamina e facendo anche riferimento alle s.i.t. (sommarie informazioni testimoniali) di Manfredi Martino e Maria Grazia Fazi, assunte a Roma nella caserma di Via In Selci, a febbraio del 2005, prima considera improbabile il taroccamento dei sorteggi e poi prende in considerazione l'ipotesi che un'eventuale manomissione potesse essere operata attraverso griglie e preclusioni:

"Sulla base di quanto esposto, pare evidente che la possibilità oggettiva per PAIRETTO di scegliere degli arbitri compiacenti, disponibili ad alterare il corretto risultato delle gare a favore della Juventus (tale essendo, per quanto osservato in precedenza, ciò che integra il reato di frode sportiva) poteva in concreto attuarsi attraverso il sistema delle preclusioni. Infatti, data la presenza di un notaio e di un giornalista (mai lo stesso per ogni sorteggio) pare fortemente improbabile, se non del tutto inverosimile, ritenere che i sorteggi fossero "truccati": ciò, si ripete, per le stesse modalità con cui tali sorteggi avvengono, e anche a prescindere sia dalla assenza di qualsivoglia riferimento in tal senso emergente dalle intercettazioni sia da quanto dichiarato dai testi FAZI e MARTINO in ordine alla regolarità dei sorteggi, per quanto da loro direttamente osservato essendo gli stessi - come si è ricordato - presenti durante la fase dei sorteggi".

Il Procuratore Maddalena analizza questa possibilità osservando ben 26 giornate del campionato 2004-05 e tutto il campionato 2003-04 che, pur non sotto indagine, fornisce risultati omogenei. Interessante leggere la tabella a pagina 20 della richiesta di chiusura. Riportiamo solo l'analisi di Maddalena:

"Ancora, la possibilità per l'indagato PAIRETTO di alterare il risultato delle partite scegliendo per le fasce di partite in cui giocava la Juventus esclusivamente arbitri compiacenti, pare analogamente alquanto improbabile, atteso che il numero di arbitri abbinato alle fasce di partite in cui ha giocato la Juventus è piuttosto elevato. Come infatti emerge dalla documentazione che ora si esporrà, nella stagione in corso - sino al 1.3.05 - su 26 partite sino a tale momento disputate la Juventus è sempre stata messa nella griglia A (ossia la fascia delle partite più difficili): su 26 giornate di campionato, in 5 occasioni la fascia A era composta da 6 partite/arbitri; in 8 occasioni era di 4 partite/arbitri; in 13 occasioni la griglia era di 5 partite/arbitri.
E nella fascia A hanno arbitrato complessivamente n. 14 arbitri, sia pur presenti nella fascia delle partite di maggiore difficoltà con intensità diversa (così, ad es., si va dagli arbitri più presenti in tale fascia - ossia COLLINA, TREFOLONI, PAPARESTA e BERTINI rispettivamente con 15 partite il primo e 14 gli altri - a quelli meno presenti - ossia MORGANTI e TOMBOLINI con due gare ciascuno in fascia A - mentre la maggior parte degli altri ha una media omogenea di presenze in tale fascia di 7/9 gare).
Questo per dire che la ipotesi più logica, se non l'unica verosimile da un punto di vista oggettivo, per ritenere che PAIRETTO si movesse di intesa con i vertici della Juventus per alterare i risultati delle partite, "pilotando" verso arbitri compiacenti le designazioni, pareva essere quella di indirizzare la scelta su tali arbitri, escludendo quelli non graditi attraverso il meccanismo delle preclusioni.
Così, per esemplificare il discorso, se la griglia in cui giocava la Juventus fosse stata composta da 4 partite e dei 4 arbitri corrispondenti 3 non avessero potuto arbitrare la Juventus a causa delle preclusioni, in tal modo di fatto i designatori avrebbero scelto l'arbitro eludendo la casualità del sorteggio.
Per trovare un riscontro a ipotesi di lavoro, è stata acquisita la documentazione relativa alle designazioni arbitrali sia per la stagione in corso sia - pur essendo i reati ipotizzati limitati alla stagione attuale - per la stagione 2003-2004.
Pare necessario, per la rilevanza che ciò assume nella globalità del discorso, esporre quelle che sono le risultanze, per poi verificare quali conclusioni se ne possono trarre. STAGIONE ATTUALE 2004/05 (sino al 1.3.2005). [...]
Dall'esame di tale documentazione può affermarsi che:
  • non vi è nulla di anomalo nella presenza di preclusioni per la Juventus; infatti ricorrono abitualmente preclusioni anche per partite di altre squadre, sia nella stessa fascia A che nelle altre fasce;
  • nella maggior parte dei casi, per la Juventus, la preclusione scatta perché abitualmente in fascia A c'è l'arbitro ROSETTI residente a Torino;
  • le preclusioni non avvengono mai in modo che gli arbitri "residui" che possono arbitrare la Juventus siano sempre gli stessi: infatti, come si diceva in precedenza, gli arbitri che ricorrono, sia pur con diversa intensità, nella fascia A sono 14 e variano di giornata in giornata;
  • il massimo di possibile "pilotaggio" per i designatori è stata una giornata con 4 partite in griglia e due preclusioni: precisamente la 8a giornata di andata, ossia il 25.10.04, in cui si è giocato Juventus-Roma - partita indubbiamente delicata - e in cui i due arbitri non preclusi erano COLLINA e PAPARESTA (come precisa a sit MARTINO, fu poi estratto per quella partita COLLINA);
  • questo è stato però l'unico caso in cui gli arbitri residui da sorteggiare per la Juventus erano due, per tutte le altre partite gli arbitri residui da sorteggiare erano almeno tre: infatti, nelle residue 7 occasioni in cui la griglia era di 4 partite/arbitri vi era al massimo una sola preclusione per la Juventus, e laddove invece la griglia era da 5 o 6 partite/arbitri mai il numero di preclusioni è stato superiore a due;
  • inoltre in più occasioni nella fascia della Juventus non c'era alcuna preclusione, sì che l'arbitro poteva essere indifferentemente sorteggiato tra (almeno) 4 arbitri, e ciò si badi anche in occasione di partite altrettanto "delicate": così, ad esempio, la 13° giornata in cui si è disputata Inter-Juventus la griglia era da 4 e non vi era nessuna preclusione.

I designatori, quindi, non facevano ricorso neppure alle preclusioni, né esiste telefonata alcuna nella quale Moggi suggerisca di utilizzare questo escamotage come fa, invece, in una telefonata scoperta solo ad aprile 2010, l'allora presidente dell'Inter nella telefonata con Mazzei del 26 novembre 2004, "La madre di tutte le griglie".
Abbiamo visto anche che, secondo il GIP e secondo il Procuratore Maddalena "... non può desumersi quale conseguenza probatoria logica ed indefettibile da una scelta di un arbitro, in ipotesi effettuata dal PAIRETTO in modo "pilotato" e di intesa con i dirigenti della Juventus, la automatica alterazione del risultato della gara; né può ritenersi per ciò solo, in re ipsa, che l'arbitro proprio in quanto scelto in tal modo fosse necessariamente disponibile a volutamente alterare il risultato della gara a favore della Juventus", ed ancora che "... le manifestazioni di speranza nella bontà degli arbitri lasciano aperti dubbi circa il fatto che gli arbitri richiesti da Moggi siano con sicurezza determinati... a favorire la squadra diretta da Moggi e pertanto a realizzare una fraudolenta ed illecita interferenza nel leale andamento della competizione... tutte le osservazioni, i commenti, le indicazioni (per le partite amichevoli), i suggerimenti riguardanti gli arbitri sembrano porsi sempre nell'ottica della ricerca dell'arbitro migliore per le partite della Juve, dell'arbitro cioè che meglio garantisca il regolare andamento ed il regolare esito della competizione sportiva".

Sull'importanza attribuita da Auricchio alle griglie come "strumento dell'associazione" rileggiamo cosa scrive nelle informative:
Informativa novembre 2005, pagina 16:
"Le azioni ponderatamente svolte dalla compagine per giungere alla meta prefissata, hanno evidenziato il sincronismo del meccanismo a tal fine messo a punto che vede, in primis, l’attività svolta dai designatori arbitrali che agendo su input del vertice dell’organizzazione, predispongono le griglie arbitrali per ottenere la designazione dell’arbitro che essi ritengono adatto allo scopo da perseguire; successivamente, è proprio l’opera del direttore di gara che risulta fare la differenza, arbitrando l’incontro in modo subdolo, ma che talvolta appare pacchianamente evidente visti anche gli strascichi sulla stampa, a favore della squadra che è stato deciso ne dovrà beneficiare.
In questo modo, dunque, vengono abilmente precostituite le condizioni per favorire la squadra bianconera (o anche all’occorrenza altre squadre come nei casi richiamati) e permettere che si possa ottenere il risultato positivo"
.
Pagina 93: "La conversazione intercettata tra BERGAMO e MOGGI lo scorso 9 febbraio, si badi bene alle ore 01,04 (vds prog. 123 - utenza 0586/97… in uso a Paolo BERGAMO) ... fornisce un ulteriore riscontro dell’appartenenza dei due designatori al gruppo moggiano, in una posizione di subalternità rispetto al DG bianconero, il quale di fatto risulta decidere le griglie per i "sorteggi" utilizzando per le comunicazioni riguardanti tali argomenti quei canali riservati di cui i sodali hanno dimostrato di poter disporre".

Nella sua prima udienza Auricchio spiega l'importanza, secondo lui, della composizione delle griglie: cita l'unica griglia nella quale Moggi è uno dei due protagonisti, quella riportata e rimandata all'infinito da giornali e tv, parla di "corrispondenza" della griglia effettiva con i desiderata di Moggi, salvo scoprire, grazie agli interventi delle difese, che è una "quasi corrispondenza".

9 febbraio 2010.
Auricchio: Ancora, 9 febbraio, progressivo 123, ore 1.04… 123, l’utenza domiciliare di Bergamo 0586XXX646, il… questa utenza, l’utenza domiciliare di Bergamo contatta una utenza di un gestore straniero appartenente al gestore telefonico svizzero Switzerland Mobile Sunrise. L’utenza è 0041XXX741 e Bergamo a questa utenza parla con Moggi Luciano. Il dato investigativo, per quel che ci riguarda, è, diciamo, rappresenta il primo dato oggettivo di un utilizzo di schede straniere. La, come dire, probabilmente, l’anomalia di aver utilizzato il telefono, l’utenza domiciliare da parte di Bergamo, forse l’imprudenza, evidentemente, comunque questo dato, il fatto di aver utilizzato l’utenza domiciliare, ci consente di individuare che questa scheda appartenente ad una società di gestione telefonica straniera, svizzera in particolare. La conversazione… questa vorrei trovarla testuale, se possibile… un attimo solo che… vi dicevo, la conversazione che parte dall’utenza domiciliare di Bergamo sull’utenza svizzera in uso a Moggi Luciano verte testualmente su questi argomenti, e lo leggo testualmente: "Pronto, sono al numero di casa"; Moggi: "Uhm"; Bergamo, testuale: "Vai, tanto qui sono sicuro, non ti preoccupare"; Moggi: "Vabbè, senti no, ti volevo dì, il problema, il problema che io credo, credo che in pratica lui quasi sicuramente ha parlato con questi qui, su questo non ho dubbi, non ho perfettamente dubbi, però che venga fuori una situazione del genere, guarda, escludo anche che dipenda da voi, lo escludo in certi casi, in altri no, Dondarini e Rosetti io credo che ci sia da di' un qualcosa di diverso da parte sua, però voglio dire per quanto riguarda la Juventus io credo che abbiamo deciso in pratica di lavarsene le mani tutti quanti, visto e considerato che non gli rompe i coglioni nessuno giocando contro, questa è un’analisi mia, ma un’analisi vera, un’analisi che in pratica corrisponde alla realtà"; Bergamo testuale: "Sì, sai poi c’è l’altra parte, poi nell’altra voce che corre nell’ambiente, ecco perché ti dico che la voce di Lanese è accreditata perché Lanese e Abete..."; Moggi: "Scusa, ma quella?"; Bergamo: "Ma la voce, la voce arriva, a me l’ha detto anche Innocenzo Mazzini". Quindi, diciamo, la conversazione verte inizialmente su questi argomenti in rapporti istituzionali, Federazione, Lega, etc. Dopo qualche minuto, la… il dato che per noi è stato ritenuto più rilevante è… allora, Moggi Luciano: "La Fazi, te lo dico ora, si verifica lunedì questa e poi quell’altra della Lega fra un mese, ma è normale amministrazione; ora invece ti dico quello che mi ero studiato io"; Bergamo: "Vai, vediamo cosa torna con quello che ho studiato io"; Moggi: "Vediamo un pochino se..."; Bergamo: "Vediamo chi ha studiato meglio, chi ci metti in prima griglia di squadre, di partite?".
Auricchio legge la trascrizione integrale della telefonata relativa alla griglia confrontata tra Moggi e Bergamo, quindi continua così:
Auricchio: Ora, la conversazione, che ripeto è la prima intercettata su quelle che da noi sono considerate, sono state considerate utenze riservate. La… è una coincidenza interessante che in questa conversazione si discute esattamente di come formulare le griglie e le scelte per la domenica successiva. La telefonata, lo ricordo, intercorre in data 9 febbraio, il progressivo è il 123, la giornata di campionato il 13 febbraio, quindi prima del sorteggio che, lo ripeto, è stato… è avvenuto in data 11 febbraio a Coverciano, 2005. La rispondenza della conversazione rispetto alle griglie e alle scelte arbitrali contenute nella telefonata è pressoché, diciamo, totale. E, diciamo, questo è un dato estremamente significativo per quanto ci riguarda. Il… ancora su questo aspetto, segnalo la conversazione… la conversazione 5… progressivo 523, progressivo 523, utenza 335XXX283 in uso a Maria Grazia Fazi, la conversazione intercettata è tra Bergamo e Fazi, la data è delle successive 10.28, successive 10.28 del giorno 9 febbraio. Il… la conversazione tra i due soggetti indicati, quindi Bergamo e Maria Grazia Fazi, verte sulla scelta degli assistenti per le partite. Bergamo… anche questa forse… è opportuno… leggerla testuale…
Presidente Casoria: Il Tribunale ritiene che Lei è meglio ci dica il motivo per cui è importante. Senza leggere tutto. Perché effettivamente…
Auricchio: Va bene, la circostanza ovviamente è molto più sintetica, diciamo, rispetto alla conversazione di prima. La circostanza è sulla scelta degli assistenti. Lo ricordo, ma ad abundantiam, gli assistenti vengono assegnati direttamente dai designatori, non c’è sorteggio etc. E Bergamo, diciamo, informa la Fazi di aver sentito Moggi e, diciamo, il testuale che interessa da parte di Bergamo "Gli ho detto chi vuoi assistenti domenica? Dice, voglio Ambrosini e Foschetti. Ho detto, no ti mando Ricci e Gemignani. Insomma, sai, se non è zuppa è pan bagnato, però tanto per non dirgli quello che vuole lui". Sia Foschetti che Gemignani, diciamo, sono gli assistenti poi della partita in questione effettivamente, Juventus-Udinese. Ripeto, arbitrata dall’arbitro Rodomonti.
Presidente Casoria: Va bene, quindi Lei qui si poteva limitare a dire 'ingerenza nella nomina degli assistenti da parte di…'
Auricchio: Sì. E… la, diciamo, la partita, questo va ricordato, si chiude con la vittoria della Juventus per 2 reti a 1. Anche in questo caso, diciamo, lascia alcuni, alcuni commenti negativi dal punto di vista…
PM Narducci: Scusi, Colonnello, Lei stava prima… aveva iniziato, poi non ha completato il… la frase che aveva appena iniziato. Dopo la telefonata che Lei ha letto, intervenuta fra Moggi e Bergamo, stava dicendo che la verifica delle griglie delle designazioni della giornata del 13 febbraio, quinta di ritorno, era aderente nel dato emerso nel colloquio. Se ci rac… spiega poi perché e in che termini c’è questa aderenza… cos’è successo cioè…
Auricchio: Nel colloquio che stavo leggendo, abbiamo…
PM Narducci: Il colloquio l’abbiamo capito. Cos’è successo dopo.
Presidente Casoria: Il Pubblico Ministero vuole sapere quali furono gli assistenti che furono dopo designati.
PM Narducci: No.
Avv. Prioreschi: La griglia.
Auricchio: Ho capito male. Le partite erano: Fiorentina-Parma, Inter-Roma, Juventus-Udinese, Reggina-Milan e Siena…
PM Narducci: C’erano partite e nomi che saltavano fuori, d’accordo, nel colloquio, ok.
Auricchio: Esattamente. E, diciamo, risponde perfettamente la questione delle partite scelte nella prima griglia con gli arbitri che abbiamo ripetuto leggendo il testuale del colloquio. Altrettanto con la segnalazione, diciamo, degli arbitri, che ripeto, Paparesta per Fiorentina-Parma, Trefoloni per Inter-Roma, Rodomonti per Juventus-Udinese…
PM Narducci: Cioè, mi scusi, Colonnello, anzitutto, la griglia, poiché Lei alcune ore fa ha detto che in realtà la griglia la si può comporre non… secondo criteri…
Auricchio: Secondo criteri sportivi, criteri…
PM Narducci: Benissimo. Voglio dire, poi la griglia, innanzitutto, è stata questa?
Auricchio: Sì, sì, no, questo…
PM Narducci: E diciamolo, però.
Auricchio: No, avevo detto la… mi spiego meglio… la composizione…
Avv. Trofino: Presidente, scusi, però non poteva essere diversamente. Bisognerebbe…
PM Narducci: Sì, avvocà, io sto chiedendo un dato…
Presidente Casoria: E vabbè… va bene. L’importante… abbiamo capito i criteri con cui si formavano queste griglie…
PM Narducci: …non poteva essere diversamente… sto chiedendo il dato all’11 di febbraio.
Auricchio: La composizione della griglia A… perché è di questa di cui discutiamo, cioè delle partite in prima griglia, sostanzialmente…
PM Narducci: Ok.
Auricchio: …corrisponde esattamente alle partite del colloquio, cioè Fiorentina-Parma, Inter-Roma, Juventus-Udinese, Reggina-Milan e Siena-Messina.
Avv. Trofino: Le partite quelle erano… la domenica quelle… tutte quante…
Auricchio: La… quindi c’è una rispondenza, diciamo, in questo… è un dato oggettivo, voglio dire.
PM Narducci: Ok…
Presidente Casoria: Vabbè, ma era già emersa, Pubblico Ministero, questa circostanza… l’aveva già detto…
Avv. Prioreschi: Aveva detto pressoché…
Avv. Trofino: Presidente, però…
Presidente Casoria: …abbiamo già saputo che come si formano le griglie…
Avv. Trofino:Rodomonti che cambia con Tombolini, non è una coincidenza, voglio dire, perfetta. Pressoché. Però, secondo me…
Presidente Casoria: Avvocato, controlliamo dopo, vabbè…
Avv. Trofino: No, ma con l’aiuto del Pubblico Ministero, forse sarebbe opportuno che il Tribunale comprendesse come si facevano le griglie.
Presidente Casoria: Ma più o meno… stiamo incominciando a capire. Tutte le partite più importanti, gli arbitri più preparati…
Avv. Trofino: C'erano molte preclusioni. Quello che aveva arbitrato sei volte non poteva arbitrare, quello si è lamentato, quell’altro… era difficile…
Presidente Casoria: Vabbè quello dopo… prima si faceva una premessa, poi dopo…
Avv. Trofino: No, no, Presidente, bisogna che il Tribunale capisca che quel colloquio quando si dice "Tu come la faresti, io come la farei" non nel senso di farla effettivamente, ma perché c’erano una serie di preclusioni talmente grandi che era difficile da selezionare gli arbitri da mettere in fascia 1 o in fascia 2. Credo che sia ben chiaro, poi può rispondere tutto quello che vuole…
Presidente Casoria: Eh certo, qualcuno che poteva andare nella griglia, però si vedeva che era incompatibile. L’abbiamo capito, avvocato.
Avv. Trofino: Settimana enigmistica fra due competenti di calcio!
Presidente Casoria: Va bene, poi sarà argomento di discussione. Più o meno come si formavano queste griglie adesso l’abbiamo capito.
Avv. Trofino: Meno male.
Moggi: Presidente, scusi. Bastava leggere Angelo Pesciaroli, corrispondente del Corriere dello Sport, che a metà settimana indicava la griglia perché lui era uno che seguiva il calcio come lo seguivamo noi e non c’era niente di particolare. Perché tra esclusioni…
PM Narducci: Si, però… mi stava rispondendo, non aveva completato, aveva parlato della griglia. Poi volevo sapere, per quanto riguardava i nomi degli arbitri citati nella conversazione, poi se, e in che misura, poi li ritroviamo nella giornata del 13 febbraio.
Auricchio: Gli arbitri sono quelli indicati, Bertini, Rodomonti, Trefoloni e Paparesta, con la riserva che abbiamo indicato nella questione… legata sostanzialmente alla presenza o meno fisica di Paparesta di ritorno da un impegno estero, questo era il dato che andava sciolto e… Paparesta, Rodomonti, Trefoloni, Racalbuto e Bertini. Quindi, diciamo, c’è una sostanziale…
Avv. Prioreschi: Questa è la griglia che fa Bergamo.
Auricchio: …corrispondenza…
PM Narducci: No, volevo capì… insomma, hanno arbitrato sì, o no? Dove li troviamo… sì, e lo so…
Auricchio: Hanno arbitrato…
PM Narducci: Questo è un dato che abbiamo, quindi lo conosciamo…
Auricchio: Infatti, per questo avevo capito, diciamo… Fiorentina-Parma Paparesta, Inter-Roma Trefoloni, Juventus-Udinese Rodomonti, Reggina-Milan Racalbuto e Siena-Messina Bertini. Quindi, le partite che erano state indicate nella griglia A sono state affiancate agli arbitri indicati…
Avv. Prioreschi: Ma non è così, perché Moggi indica Tombolini e invece Bergamo mette Rodomonti.
Presidente Casoria: Vabbè, ma questo dopo lo controlliamo…
PM Narducci: Mi faccia un’altra precisazione, Colonnello, mi scusi.
Avv. Prioreschi: Ho capito, però non può…
PM Narducci: Per cortesia.
Avv. Prioreschi: Scusi, eh, non può passare che…
Presidente Casoria: Vabbè, diamo atto di questa contestazione… che Tombolini… c’è questa discrepanza…
(in sottofondo si sente): Anche Reggina-Milan…
Auricchio: Però Tombolini, forse nella lettura…
Avv. Prioreschi: Ma pure Bertini.
Auricchio: …che mi rendo conto, è pomeriggio, un po' sterile, può passare inosservato, però nella conversazione stessa si dice: "Tombolini mi ha fatto casino, non lo so questo qui, cioè questo qui ha dato un rigore…"
Avv. Trofino: Moggi indica Tombolini.
Auricchio: Allora, dice Rodomonti al posto di Tombolini. Non è che per Tombolini resta un dato…
Presidente Casoria: Va bene, non perfetta corrispondenza. Va bene, però questo poi è controllabile, no?
Avv. Trofino: Sì, lo so, però l’affermazione del teste…
Presidente Casoria: Perché si sa chi ha arbitrato…chi arbitro ha fatto…
Avv. Messeri: Quella è una contestazione sulla corrispondenza delle griglie…
Presidente Casoria: Perfetta, che non è perfetta, l’abbinamento squadra-arbitro, va bene. Prendiamo atto di questa contestazione della difesa. Andiamo. Andiamo avanti.

Anche a pagina 96 dell'informativa di novembre 2005 il dialogo avuto con Moggi, che Bergamo riporta alla Fazi è trascritto così: "…Gli ho detto: chi vuoi assistenti domenica? Dice: voglio Ambrosini e FOSCHETTI, ho detto: no, ti mando Ricci e GEMIGNANI..., insomma sai, se non è zuppa è pan bagnato, però, tanto per non dirgli quello che vuole lui..." – gli assistenti GEMIGNANI, FOSCHETTI, risultano proprio gli assistenti di cui gli interlocutori ognuno per parte sua propone [...]". Dopo il "quello che vuole lui" ci sono dei puntini, mentre, invece, sulla sentenza di Ruperto, a pagina 85 è riportato questo:
La stessa interferenza è provata anche con riferimento alla designazione degli assistenti, come si desume dalla conversazione telefonica prog. 523, sempre del 9 febbraio 2005, ma in ora successiva a quelle sopra indicata, intervenuta tra F. e Bergamo. La conversazione, nella parte che qui rileva è del seguente tenore:
Bergamo: Ho detto [a Moggi]: chi vuoi assistenti domenica? [gara Juventus-Udinese]; dice: voglio Ambrosini e Foschetti; ho detto: no, ti mando Ricci e Gemignani... [ride] ... insomma sai, se non è zuppa è pan bagnato, però, tanto per non dirgli quello che vuole lui....
F.: Certo, no, no, ma Ricci è suo, Gemignani va bene, quindi....
Bergamo: E va bè, ma tanto per dirgli... e... o... ma senti...
F.: Ma hai fatto bene Paolo è, è così ...
Bergamo: Nun posso, mettermi a fa il Pierino....
F.: Ma t'ha richiamato lui o l'hai chiamato tu ?.
Bergamo: No, ho chiamato io...
F.: Hai fatto bene, corteggialo adesso e ... fa una telefonata in più, guarda fanne una di meno a me, che ti risento fra 20 giorni.

Il "Nun posso mettermi a fa il Pierino" detto da Bergamo, e il "Corteggialo adesso..." consigliato dalla Fazi non sono riportati nell'informativa e non sono stati citati in aula da Auricchio. Due frasi che inducono, e dovevano indurre, a qualche riflessione in più.
Inoltre, oggi possiamo dire che sulla questione del ritorno di Paparesta gli investigatori ascoltano e scartano, con il solito "non rilevante", telefonate del 6, dell'8 e del 9 febbraio, tra Pairetto e Paparesta, nelle quali si discute del ritorno dell'arbitro per il venerdì. Telefonate non evidenziate da Auricchio e ritrovate dai consulenti Penta e Porta del collegio difensivo di Moggi.
Il 6 novembre 2009 l'avvocato De Vita, difensore di Paolo Bergamo, controesamina Manfredi Martino.

De Vita: In riferimento alla composizione delle griglie, volevo sapere se con il passare del tempo si facevano sempre più stretti i meccanismi di individuazione degli arbitri e così era facile anche poterli prevedere.
Manfredi Martino: Sì, perché nel corso del tempo poi i vincoli... cioè, se non sbaglio, credo che un arbitro potesse arbitrare 5 o 6 volte al massimo la stessa squadra nel corso della stagione, quindi col passare delle domeniche diventava un pochino obbligato...

Sulle griglie è incalzante il controesame dell'avvocato Morescanti. Emerge che la Juventus, come le altri grandi squadre, è sempre in prima griglia, mentre gli arbitri imputati no.

30 marzo 2010.
Avv. Morescanti: In riferimento alla telefonata tra Moggi e Bergamo dove parlano delle griglie, voi avete verificato che tipo di influenza aveva la scelta delle griglie sul sorteggio vero e proprio? Ovvero, la scelta di una griglia quanto influisce sul sorteggio?
Auricchio: La scelta della griglia è determinante, nel senso della individuazione delle partite da inserire in una griglia, e gli arbitri da inserire in quella griglia.
Avv. Morescanti: Ha verificato in quante griglie era suddiviso il sorteggio nell’anno 2004/2005?
Auricchio: Tre griglie.
Avv. Morescanti: Avete verificato se c’erano sempre determinate squadre in prima griglia?
Auricchio: Sì, generalmente il criterio della prima griglia era di importanza delle partite, importanza non solo delle squadre ma anche per valutazioni complessive che decidevano i designatori in relazione alla complicazione della partita stessa.
Avv. Morescanti: Avete controllato se in prima griglia c’erano sempre le stesse squadre?
Auricchio: Sempre non lo posso dire, non c’è un dato di costanza. Generalmente le squadre più importanti nell’andamento del campionato chiaramente rientrano nella prima griglia.
Avv. Morescanti: La Juventus, il Milan e l’Inter, possiamo dire che entrano sempre in prima fascia?
Auricchio: Non in senso assoluto, ma generalmente sono all’interno della prima griglia.
Avv. Morescanti: Quanti arbitri vanno nella prima griglia?
Auricchio: Non è un dato certo, dipende dalle partite che vengono inserite.
Avv. Morescanti: Ha controllato se ci sono sempre gli stessi arbitri che vanno a finire sempre in prima griglia?
Auricchio: No, il dato degli arbitri è molto più variabile rispetto al dato delle squadre.
Avv. Morescanti: Voi avete verificato se gli arbitri che sono qui imputati, ad esempio De Santis o Racalbuto, sono sempre finiti in prima griglia nella stagione 2004/2005?
Auricchio: Lo escludo.

Quello che ha sempre destato sensazione e, in verità, più di un dubbio è che la "cupola" si attivi per la durata di un intero campionato per far vincere lo scudetto alla Juve, che lotta testa a testa con il Milan, e poi tanti affiliati si distraggano e non approntino una griglia con "arbitri fidi", quando arriva "la madre di tutte le partite", quel Milan-Juventus che decide lo scudetto. Degno di nota è anche il fatto che, prescindendo da Milan-Juve, la ricostruzione dell'accusa imputa alla Cupola nelle dieci partite precedenti, ovverosia il clou del campionato, il periodo decisivo, un solo episodio di frode sportiva, per altro già smentito dalla sentenza De Gregorio (Siena-Milan). Aspetto incongruente che mette a fuoco l'avvocato Trofino.

13 aprile 2010.
Avv. Trofino: Senta, io ho ancora pochissime domande poi ho finito. Lo dico anche al colonnello che è piuttosto stanco, faremo subito. Abbiamo appreso dall’informativa che una della condotte attribuite all’associazione era il fatto di pilotare sorteggi e di avere arbitri compiacenti o sensibili. Lei, colonnello, rispondendo alle domande dei precedenti difensori, ha detto che nessuna indagine è stata fatta interrogando il notaio, giornalisti e i presenti, abbiamo appreso questo. Abbiamo anche detto che questo sistema serviva ovviamente all’associazione per poter porre in essere il suo scopo. Ora io voglio richiamare la sua attenzione, in funzione di questo cappello, sulla madre di tutte le partite, la famosa, così come è stata definita da altri, la famosa partita Milan-Juventus dove si decide lo scudetto. Abbiamo già parlato di griglie e sorteggi pilotati. Lei, colonnello, ha fatto un'indagine per capire quali erano gli arbitri destinati alla griglia di quella straordinaria e rilevante partita?
Auricchio: Sì, l’abbiamo anche ricordata, ora a mente ricordo che per la griglia furono inseriti Collina, Trefoloni e Paparesta.
Avv. Trofino: Collina non è sensibile alla Juve giusto?
Auricchio: No.
Avv. Trofino: Diciamo non era tra quelli che nel rapporto si dicono amici della Juventus?
Auricchio: Sì, sì.
Avv. Trofino: Lo stesso si può dire per Paparesta. Lo stesso di può dire per Trefoloni.
Auricchio: Se è nel caso di Trefoloni o Paparesta, non lo dico con la stessa serenità "Sì, non sono amici di...", anzi lo stesso Paparesta, dopo l’evento più volte ricordato Reggina-Juventus, con diciamo una sottoposizione a Canossa che ha fatto il giorno dopo.
Avv. Trofino: Per evitare che Lei divaghi, Le rivolto la domanda: in questa griglia così composta non c’era nessuno degli arbitri che sono sotto processo, che secondo la sua ipotesi investigativa favoriva la Juve?
Auricchio: No.
Avv. Trofino: Lei che ha atteggiato nell’informativa tutte queste condotte messe in campo, Le pare logico che il sorteggio...
PM Capuano: C’è opposizione.
Presidente Casoria: Avanti avvocato...
Avv. Trofino: Lo so che dispiace che questa associazione era così sgangherata che poi ha fatto tutto per mettere in campo nella partita più importante tre arbitri nemici..
[...]
Avv. Trofino: Ha fatto delle indagini per sapere se Trefoloni era amico della Juventus?
Auricchio: Essendo Trefoloni l’arbitro portato da Bergamo, sicuramente...
Avv. Trofino: Indagini colonnello, indagini.
Auricchio: Trefoloni non è indagato. Abbiamo svolto indagini, Trefoloni è stato anche sentito...
Avv. Trofino: Che è fuori...
Auricchio: Se la domanda è se è sotto processo ho già risposto, se la domanda è diversa e allora...
Avv. Trofino: Alla luce di quella che è stata la sua osservazione su Reggio Calabria, vuol dire che Paparesta era amico della Juventus?
Auricchio: La domanda?
Avv. Trofino: Gliene faccio un'altra così facciamo prima. Le risulta che Trefoloni, quando è stato sentito da Lei, ha deposto contro Bergamo?
Auricchio: Non lo ricordo.
Avv. Trofino: Ha accusato Bergamo. Lo ricordo io, poi lo documenteremo.

Il 1° giugno ha deposto Angelo Pesciaroli, il giornalista del Corriere dello Sport che curava una rubrica sugli arbitri e, molto spesso, indovinava con grande precisione la griglia degli arbitri che poi Bergamo e Pairetto componevano. Considerando l'importanza delle partite, le preclusioni e il numero massimo di sei partite per squadra che un arbitro poteva dirigere in un campionato, non era un compito difficile per uno "statistico", e Pesciaroli nella sua deposizione, con molta modestia, ha detto: "Le griglie? Ero uno statistico degli arbitri, era statistica, qualche volta ci azzeccavo altre no" (Video). Spesso Pesciaroli spiegava anche perché un certo arbitro non sarebbe stato inserito nella griglia. Spesso le motivazioni erano dovute al fatto che i designatori guardavano ai turni successivi nei quali c'erano delle partite per le quali non si potevano far trovare senza gli arbitri migliori, "bruciati" per aver raggiunto le famose sei partite, o per aver arbitrato la stessa squadra la settimana prima. Altre volte erano degli infelici arbitraggi della settimana precedente a consigliare di inserire un arbitro in una fascia anziché nell'altra. Ma forse gli uomini della squadra Off-side non leggevano molto gli articoli di Pesciaroli.
Però gli uomini di Auricchio ascoltano anche una telefonata, che considerano "non rilevante", riportata alla luce dalla difesa di Moggi, nella quale anche una giornalista dell'Ansa indovina la griglia con un giorno d'anticipo sul sorteggio.