BilancioLa società WH Holding Limited controlla il gruppo cui fa capo West Ham United Football Club Limited. Negli ultimi anni, al West Ham United è mancato un assetto proprietario stabile, che è fondamentale per la gestione di un club, sia dal punto di vista sportivo, che da quello economico-finanziario. Dal 2006-07 gli Hammers hanno cambiato proprietà più volte. Si iniziò con l’islandese Bjorgolfur Gudmundsson, tramite le società Olafsfell ehf e Hansa ehf, con gestione iniziale di Eggert Magnusson, che lasciò a dicembre 2007. A giugno 2009, causa crisi islandese, subentrò CB Holdings ehf, un consorzio di banche islandesi, controllato da Straumur Burdaras Investment Bank hf, successivamente commissariata dall’autorità di controllo sulle attività finanziarie. Il 18 gennaio 2010, Sullivan e Gold hanno acquisito il 50% del club, con la sottoscrizione di un aumento di capitale. Ad agosto 2010, Sullivan e Gold hanno raggiunto il 61,2%, mentre CB Holdings ehf è scesa al 35%.
L’ultimo esercizio chiuso con un utile, per £ 3,9 milioni (€ 4,4 mln, ad un cambio € 1 = £ 0,875), risale al 2005-06. Dal 2006-07 al 2010-11 si sono accumulate perdite per £ 112,4 milioni (€ 128,4 milioni). La principale causa riguarda gli oneri straordinari (‘06/07-‘09/11: £ 52,7 mln), di cui £ 32 milioni (€ 36,6 mln) dovuti all’irregolare tesseramento di Tevez e Mascherano, comprensivi della transazione di £ 21 milioni (€ 24 mln) con lo Sheffield United, per danni da retrocessione.
Il campionato 2010/11 si è chiuso con l’ultimo posto in classifica e la retrocessione in Championship, mentre il campionato 2009/10 si era chiuso con il quartultimo posto e la salvezza.
Il presidente Sullivan ha sottolineato il ritorno, dopo molti anni, al segno positivo dell’Ebitda per la cifra di £ 6,8 milioni (€ 7,8 mln), con esclusione del risultato della cessione calciatori. Nonostante questo risultato, si è verificata una perdita ante imposte di 18,6 sterline (€ 21,2 mln), secondo lui attribuibile, in gran parte, alle decisioni prese dalle precedenti gestioni.
La continuità aziendale.
Gli amministratori sostengono che il gruppo disponga di risorse adeguate per continuare la sua esistenza operativa per il prossimo futuro. I revisori di PricewaterhouseCoopers LLP non hanno mosso alcun rilievo. A causa della retrocessione, Sullivan e Gold si sono impegnati a continuare a fornire tutto il supporto finanziario necessario per permettere al club la possibilità di raggiungere l’obiettivo della promozione immediata, di fatto conseguita nel 2011/12.
Il Fatturato.
Il Fatturato ha raggiunto il record di 95,4 milioni (€ 93,2 mln) nel lontano 2007-08 ed è sceso a £ 80,5 milioni (€ 92 mln) nel 2010/11. E’ un fatturato che dipende dai diritti TV (57%), pari a £ 46,2 milioni (€ 52,9 mln), soprattutto a causa della limitata capacità del Boleyn Ground (35.300), che ha registrato una media di 32.800 spettatori. I ricavi da gare sono stati pari a £ 18,8 milioni (€ 21,5 mln). I ricavi commerciali incidono per il 19% e ammontano a £ 15,5 milioni (€ 17,7 mln).
I Costi.
I costi operativi complessivi ammontano a £ 88,7 milioni (€ 101,4 mln), di cui £ 1,6 milioni (€ 1,8 mln), di carattere straordinario. Nel 2009/10 i costi operativi complessivi ammontavano a £ 89,6 milioni (€ 102,5 mln).
Dal 2006-07 al 2009/10 il rapporto tra costo del personale e fatturato ha sempre superato la soglia del 70%. Nel 2010/11 il costo del personale è risultato pari a £ 55,7 milioni (€ 63,7 mln), con un’incidenza sul fatturato del 69%. Nel 2009/10 il costo del personale era pari a £ 53,6 milioni (€ 61,3 mln). Un fattore che ha determinato l'aumento del costo del personale è stata la decisione, presa nella finestra di gennaio 2011, di ingaggiare un numero di giocatori di “alto livello”, nella vana speranza di conseguire la salvezza.
L’ammortamento dei calciatori ammonta a £ 14,5 milioni (€ 16,6 mln), in linea con l’esercizio precedente.
Tra gli oneri straordinari, pari a £ 1,6 milioni, sono evidenziati per 240 mila sterline i costi per il progetto relativo all’utilizzo dello Stadio Olimpico di Londra.
Durante il 2010/11 la gestione relativa alla cessione dei calciatori ha determinato un prevalere di minusvalenze per £ 8,1 milioni (€ 9,3 milioni).
I risultati dell’esercizio.
La somma delle perdite degli esercizi dal 2008/09 al 2010/11 è di £ 55,4 milioni (€ 63,3 milioni).
Trattasi di un trend che dimostra la necessità di riequilibrare la situazione dal punto di vista economico, nel senso di aumentare i ricavi e ridurre i costi.
L’attivo.
Le immobilizzazioni materiali, pari a £ 73 milioni (€ 83,4 mln), rappresentano il 74% dell’attivo.
Il valore contabile della rosa dei calciatori ammonta a £ 14,7 milioni (€ 16,8 mln).
I crediti ammontano a £ 7,7 milioni (€ 8,7 mln) e di questi £ 1,6 milioni riguardano crediti da trasferimento calciatori.
Il Patrimonio netto.
Il patrimonio netto risulta negativo per £ 3,5 milioni (€ 4 mln), mentre nel 2009/10 era positivo per £ 13,1 milioni (€ 14,9 mln). La variazione è dovuta alla perdita di esercizio 2010/11 e all’apporto di capitale fatto nel corso dell'anno per 2 milioni di sterline. Ovviamente, le fonti di finanziamento dell’attivo sono costituiti dal capitale di terzi e ciò ai fini del Financial Fair Play è un dato negativo.
I debiti.
Complessivamente le passività ammontano a £ 102,5 milioni (€ 117,2 mln). I debiti entro l’esercizio successivo ammontano a £ 50,5 milioni (€ 57,7 mln) e risultano superiori all’attivo corrente di £ 39,2 milioni (€ 44,8 mln).
I debiti derivanti dal trasferimento calciatori ammontano a 11,2 milioni (€ 12,8 mln).
L’indebitamento finanziario.
L’Indebitamento Finanziario Netto ha toccato il livello massimo di £ 55,5 milioni (€ 63,4 mln), nel 2008-09, rimanendo sempre al di sotto del fatturato, ma prevalentemente a breve termine.
Al 31 maggio 2011, l’indebitamento finanziario netto risultava pari a £ 41,6 milioni (€ 47,6 mln), con un aumento di £ 8,1 milioni rispetto al 2009/10. Esso è determinato dalla differenza tra debiti finanziari pari a £ 44,9 milioni e disponibilità liquide pari a £ 3,3 milioni. I debiti finanziari comprendono un prestito “revolving” per 12 milioni di sterline e un finanziamento soci fruttifero di £ 3 milioni.
Dal 31 maggio 2009 l'indebitamento bancario si è ridotto da £ 44,9 milioni a £ 38 milioni.
Se considerassimo che il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per £ 9,7 milioni (€ 11 mln), l’indebitamento ai fini del Financial Fair Play salirebbe a £ 51,3 milioni (€ 58,6 milioni), cifra comunque al di sotto del fatturato.
Prospettive future.
Il West Ham disputerà la Premier League 2012/13, con l’obiettivo di salvarsi per trasferirsi nello stadio Olimpico di Londra nel 2014, che ha una capacità di 60 mila spettatori. Tuttavia, il governo del Regno Unito e l'Olympic Park Legacy Company, nel novembre 2011, a seguito di una denuncia anonima alla Commissione europea, che manifestava il rischio della violazione delle norme sugli aiuti di Stato, hanno deciso di mantenere lo stadio di proprietà pubblica, offrendo solo la possibilità di una locazione.