BergamoAlzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Turone. Sì, parliamo di quel Turone.... quello del famoso goal di... Turone appunto. Goal segnato nella partita decisiva per la lotta scudetto tra Juventus e Roma, giocata il 10 maggio del 1981 al Comunale di Torino. Gol prima convalidato da Bergamo (sì... proprio lui... Paolo Bergamo) e poi annullato, avendo il suo guardalinee (Sancini) segnalato il fuorigioco di Turone. Quel gol annullato è l'origine della rivalità decennale tra Roma e Juventus. Dino Viola presidente di quella Roma disse che aveva perso lo scudetto per questione di centimetri. La domenica successiva, in un incontro a Coverciano, Boniperti regalò a Viola un metro. Altri tempi...
Ma quel goal è sempre stato ritenuto regolare dai commentatori dell'epoca. Per i tifosi romanisti ha rappresentato e rappresenta il più colossale furto subito dai giallorossi. Non c'è prepartita tra Roma e Juventus in cui non venga richiamato “er go de Turone”.

Lo stesso Turone ha così descritto l'azione in una recente intervista:
“Cross da sinistra di Bruno Conti, testa di Pruzzo e io la giro in tuffo. È la rete più importante della carriera, ne segnai una ventina, tante per un difensore”. Chi sbagliò?
“L’arbitro aveva indicato il centro del campo, convalidando, ma il guardalinee Sancini aveva alzato la bandierina”.

Bergamo invece così si è espresso in un' intervista dello scorso ottobre: “Fu l’incontro più difficile della mia carriera di arbitro, ma non per via del gol annullato a Turone. Quel faccia a faccia tra Juve e Roma fu durissimo, una tensione enorme, i giocatori si producevano in contrasti feroci. Al fischio d’inizio Furino si avventò su Falcao e lo atterrò in modo vistoso, inevitabile il cartellino giallo. Qualcosa del genere aveva combinato Tardelli su Rivera in Juve-Milan 1977-78. Furino si ripetè nella ripresa, con un brutto tackle sulle gambe di Maggiora. Altro giallo e conseguente espulsione. Furino non disse parola e uscì”
Il gol annullato a Turone?
“Lancio di Conti, colpo di testa a proseguire di Pruzzo e volo vincente di Turone. Convalidai la rete, per me era regolare, ma mi accorsi che Sancini, mio fidato guardalinee – all’epoca le terne erano fisse, l’altro collaboratore si chiamava Ravaglioli – aveva la bandierina alzata. Innestai la retromarcia e annullai, non potevo fare altro”.
Seguì le varie moviole?
“Sì, e mi vennero dei dubbi, però sui fuorigioco il guardalinee è l’unico in grado di giudicare al meglio perché è in linea con la palla. Sancini era bravo, mi spiace che abbia sofferto a causa di questa storia. Insulti, minacce”.

La moviola appunto. Quella che dimostrò all'epoca che il gol di Turone era regolare. Moviola della RAI. Moviola “inventata” da Carlo Sassi in occasione di un derby della Madunina, quando dimostrò che un goal convalidato a Rivera in realtà goal non era: un colpo di testa di Rivera finì sulla traversa e poi in campo, la terna assegnò il gol, Sassi al “rallenty” osservo un sbuffo di calce che si sollevava, segno che la palla aveva colpito la linea di porta, quindi non era gol.
Moviola che veniva montata negli studi RAI di Roma. All'epoca infatti, essendo le immagini su pellicola, si operava un vero e proprio montaggio video. La sede RAI che si occupava del montaggio dei filmati della moviola era a Roma. E montò anche quella sul gol di Turone. Sassi, “il moviolista” per antonomasia, proprio di recente, il 24 febbraio, ospite di una trasmissione radiofonica della RAI, 'Circo massimo' di Massimo De Luca, ha dichiarato che quella moviola venne un po' "acchittata" negli studi romani proprio per dimostrare che il gol di Turone era regolare, quando invece dalle immagini si vedeva chiaramente che era in fuorigioco (pur con il regolamento ante 2004/2005, per il quale non era sufficiente, come invece ora, che una sola parte del corpo, braccia escluse, fosse oltre la linea del penultimo difensore).

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Una manipolazione che ha generato anni ed anni di sospetti e di illazioni. Una dichiarazione passata nel silenzio generale: ma a parti invertite cosa sarebbe successo?
Dichiarazioni di Sassi emblematiche che dimostrano, ancora una volta, che chi ha in mano l'informazione può far vedere o non far vedere a seconda della convenienza. E pensate a quante moviole dopo quel gol di Turone hanno fustigato la Juventus dagli schermi di molte trasmissioni di Mediaset, RAI, La7 e numerose altre TV locali. In tutte si è adottato il metodo RAI per il gol di Turone?