il romanistaNegli ultimi anni ci siamo spesso occupati del Corriere dello Sport, in special modo da quando a dirigerlo è stato chiamato Paolo De Paola, arrivato dall'altro quotidiano sportivo della scuderia editoriale Amodei, Tuttosport. Sembra che il direttore, ex anche della Gazzetta, abbia un chiodo fisso: dimostrare, ad ogni vittoria della Juventus, una o più strategia di Palazzo atta a favorire la squadra bianconera a discapito della malcapitata di turno. Come dimenticare le campagne contro certi arbitri sgraditi alla loro redazione, il post-Supercoppa 2012, le interviste multiple a Pulvirenti dopo il Catania-Juve di due stagioni fa, eccetera eccetera eccetera.
In questi anni di decadenza meneghina, il buon De Paola ha avuto gioco facile a contrapporre alla Vecchia Signora delle squadre che, guarda un po', hanno sede all'interno di quello che è lo storico bacino di utenza del giornale rosso-verde: Napoli e Lazio gli anni scorsi, Roma quest'anno, con il contorno di altre piazze, quali Firenze e Bologna, alle quali i colori bianconeri non vanno proprio a genio (eufemismo), al di là della loro effettiva forza sportiva.

Quest'anno si pensava ad un nuovo e più equilibrato duello tra Juventus e Napoli, ma la compagine di Benitez ha già accumulato 8 punti di ritardo dalla capolista abdicando molto presto alla lotta per il titolo; ma a venire incontro alle esigenze "editoriali" del giornale è sopraggiunta un'altra società del centro-sud, una cui nessuno avrebbe dato una possibilità di successo, sia per l'epilogo della scorsa stagione sia per le titubanze sulla scelta dell'allenatore per questa, con Garcia ultima scelta (contratto firmato a giugno!) dopo il rifiuto di Allegri, Mazzarri, Blanc e chissà chi altri... La Roma ha fin qui sorpreso tutti, in primis i suoi tifosi che, solo pochi mesi fa, insultavano i propri beniamini al raduno di Trigoria. Ma questo è il bello del calcio, noi siamo qui per occuparci del brutto...
Lunedì pomeriggio la Lega calcio ha ufficializzato il calendario degli ottavi di finale della Coppa Italia e quello di anticipi e posticipi di inizio anno. Il primo dato allucinante è l'inspiegabile anticipo della gara tra Juve ed Avellino, valida per la Coppa nazionale, dal 9 gennaio al 18 dicembre, ovvero mercoledì prossimo, dando pochissimo preavviso ad entrambe le società, costringendole a salti mortali per l'organizzazione logistica e incastrando la partita in un calendario che definire fitto è poco. Peccato che per l'editorialista Alberto Polverosi il danno lo subisca solo l'Avellino.

Tuttavia per il Corriere dello Sport il vero scandalo è un altro: la partitissima dell'anno, quella che molto probabilmente dirà quanto i giallorossi possono davvero impensierire i "Conte boys" nella lotta per lo scudetto, viene anticipata alla vigilia dell'Epifanhttp://ju29ro.com/contro-informazione/5373-i-nemici-di-roma.htmlia in prima serata. Juventus-Roma si giocherà il 5 gennaio alle 20.45 nel gelo di Torino. Inutile stare qui a ripetere le solite menate sull'opportunità di disputare o meno una partita di calcio in condizioni climatiche proibitive. Ero piccolo e già leggevo dell'eventualità di fermare il campionato nei mesi più freddi dell'inverno, ma non si è mai fatto nulla per intervenire seriamente sulla problematica, anzi; vorrà dire che alle società italiane va bene così. Quello che non si può accettare, piuttosto, è il trattamento riservato dal giornale di De Paola alla decisione della Lega calcio.
Questa è la foto di martedì, sull'edizione romana del giornale (grazie a chi l'ha pubblicata sui social network):




Dovremmo soffermarci sulla coerenza nella scelta dei titoli delle varie edizioni, perché sulle altre il messaggio è leggermente diverso




e perché il CorSport non è nuovo a certe "doppiezze", basti pensare a quanto avvenuto il giorno dopo Fiorentina-Napoli, con il clamoroso rigore non assegnato ai viola per il netto fallo su Cuadrado e le differenti titolazioni delle edizioni di Firenze e Napoli ma ormai non è più una novità.





E' più importante, in questo momento, fermarsi davanti a quel "Sveglia, Roma! Aiutano la Juve" perché è davvero grottesco e per diversi ordini di motivi. Il primo, il soggetto della frase: chi aiuterebbe la Juve, egregio direttore? Addirittura il verbo coniugato alla persona plurale! Chi sarebbero, dunque, i "Nemici di Roma", nemmeno fossimo ai tempi dell'Impero Romano? E soprattutto, ci sapreste indicare chi sarebbero gli amici della Juve? Nomi e cognomi, per favore, perché ci sarebbero alcuni contenziosi pendenti che gridano veramente giustizia e non si trova nessuno in grado di dichiararsi quantomeno competente. Visto che la Juve ha tutti questi santi in paradiso, che almeno li sfruttasse per riavere i due scudetti meschinamente tolti senza aver commesso alcun illecito!

Ricordiamo, se mai ce ne fosse bisogno al direttore di una testata di caratura nazionale, che Fc Juventus non ha suoi rappresentanti né in Consiglio Federale né in Consiglio di Lega anzi, soprattutto in quest'ultimo, ha più volte dovuto scontrarsi con quelli che ne fanno parte e per questioni su cui spesso ci si trova su posizioni totalmente divergenti. Ad adiuvandum, le società che si stanno contendendo il campionato sono invece alleate nelle controversie societarie...
Il secondo motivo per cui definire grottesco il titolo di oggi è che non si capisce perché l'orario notturno dovrebbe favorire la Juve. Come se la truppa bianconera fosse composta esclusivamente da scandinavi o islandesi mentre quella capitolina solo da sudamericani o africani. Forse il gelo di gennaio non potrà essere pericoloso anche per i già delicati muscoli dei giocatori bianconeri, già maggiormente provati di quelli giallorossi in una stagione, per loro, senza coppe?
Il terzo motivo. Provando a contare le volte in cui le due squadre hanno giocato in condizioni climatiche sfavorevoli per via dell'orario in cui si è disputata la propria partita, vien fuori un sospetto favoritismo verso la società di Agnelli?

Vediamo:
La Juventus, prima del 5 gennaio, avrà giocato 9 anticipi/posticipi/turni infrasettimanali alle 20.45, 2 anticipi alle 18.00, 5 partite alle 15.00, una alle 12.30.
La Roma 10 volte alle 20.45, un anticipo alle 18.00, 5 partite alle 15.00, una alle 12.30.
Due trattamenti praticamente identici, se non fosse che molte delle volte in cui la Roma ha giocato di sera sono avvenute nella prima parte di stagione, quando giocare in notturna è sicuramente più agevole che giocare il pomeriggio.
Dove sta, allora, questa agevolazione nei confronti della Juventus?
Già è inaccettabile la campagna mediatica che, dalla notte dei tempi, vuole gli arbitri tutti tifosi bianconeri dalla nascita o possessori di autovetture del gruppo Fiat acquistate a prezzi stracciati. Adesso è ancora più insopportabile quest'altra invenzione per cui un fantomatico "Palazzo" non accetta che a vincere questo campionato sia la Roma.

Le intercettazioni di Calciopoli ci hanno fatto ascoltare veri e propri arbitri-ultras, altri che ricoprivano incarichi federali dispiaciuti per certe sconfitte o che si raccomandavano caldamente di non favorire una certa squadra ma, nel dubbio, chi la affrontava; campionati vinti grazie a regolamenti cambiati in corsa; acquazzoni provvidenziali; iscrizioni a campionati di società che non avevano i requisiti per parteciparvi; leggi dello Stato che hanno permesso il salvataggio di società con debiti spaventosi verso l'Erario. Questi e molti altri episodi di cronaca dimostrano che, se mai c'è stato un "Palazzo" a spingere per il successo di una squadra al posto di un'altra, questo appoggio difficilmente era alle spalle di Torino...