MeaniChe non grigliava solo Moggi ormai è chiarissimo, grazie al lavoro di Penta e dell'ingegner Porta, che hanno recuperato telefonate scartate dagli investigatori dove di grigliate ce ne sono eccome.
Auricchio nelle informative dà grande rilevanza alle griglie, come "strumento dell'associazione", e a quell'unica griglia captata nelle tante telefonate di Moggi; anche in aula risponde all'avvocato Morescanti che "la scelta della griglia è determinante, nel senso dell'individuazione delle partite da inserire in una griglia, e gli arbitri da inserire in quella griglia". Una griglia poteva essere davvero determinante solo se il sorteggio fosse stato truccato, e non lo era per tanti testimoni, oppure se composta come chiedeva Facchetti: griglia di tre arbitri con due preclusi ad arbitrare Inter-Juve e, quindi, sorteggio fittizio ed abbinamento obbligato dell'arbitro desiderato. Ma così non avvenne mai e lo studio migliore sull'importanza delle griglie, e sulla loro composizione in quel campionato, la fece il Procuratore Maddalena nella sua archiviazione (rileggetela nell'articolo del Metodo Auricchio "Le griglie uno strumento della cupola").
Di griglie parlavano un po' tutti e molti le indovinavano.
Perché non era molto difficile azzeccarle? Perché c'erano delle preclusioni per la residenza dell'arbitro, perché un arbitro non poteva dirigere la stessa squadra due volte di seguito, perché poteva arbitrare la stessa squadra al massimo sei volte in un campionato, per esempio. Variabili che, se ben analizzate, rendevano semplice prevedere la composizione della griglia con buona probabilità di successo.
Pesciaroli le centrava quasi sempre e gli uomini di Auricchio sentono anche che una giornalista Ansa indovina la griglia un giorno prima del sorteggio (telefonata scartata, ndr).
Ma sentirono anche la telefonata che ascoltiamo oggi, recuperata tra quelle scartate. Cosa c'è di importante in questa telefonata che, secondo noi, non andava scartata ma valutata, come fece la Procura di Torino quando si trovò davanti a telefonate che andavano in senso opposto all'ipotesi d'accusa?

1. Meani, con un minimo di studio sulle variabili, azzecca la griglia che i designatori saranno costretti a comporre da vincoli inviolabili. Di diverso rispetto a quanto ipotizzato da Meani c'è che Bergamo e Pairetto fanno una griglia di quattro partite anziché di tre, ma Messina, Trefoloni e Paparesta, i nomi indicati da Meani, sono in griglia, come si può riscontrare sul sito della FIGC.
2. Il dialogo tra Meani e Messina evidenzia che i designatori non sono accusati di frodare ma sono definiti "sfigati", perché la sorte nel sorteggio non li aiuta. Meani dice "perché se gli capitava De Santis al Milan...", dimostrazione che non gli risultano sorteggi truccati, bensì decisi dalla sorte. E questa non è una prova che il sorteggio era regolare? Se Bergamo e Pairetto avessero potuto truccarlo non si sarebbero certo infilati in un ginepraio, avrebbero fatto in modo che dal truccaggio uscissero designazioni tali da non farli trovare a corto di soluzioni e con le scelte obbligate.
3. Meani evidenzia, anche a beneficio dei carabinieri in ascolto, che Bertini ha già raggiunto il massimo delle sei partite arbitrabili con il Milan. Ma Bertini non è un arbitro "fido", membro dell'associazione finalizzata ad aiutare boss Luciano? Usando la logica, se il sorteggio fosse truccabile, i designatori non dovrebbero tenere nella manica la carta Bertini, utilizzabile qualora si rendesse necessario andare a far danno al Milan nella fase calda e finale del campionato? Invece Bertini a marzo è già bruciato come arma anti-Milan.
4. Sia Meani che Messina, ed Auricchio ha detto che lui riportava i "giudizi degli addetti ai lavori" captati nelle intercettazioni, discolpano Racalbuto per la direzione di Roma-Juventus, perché "la partita gliela han messa in salita i guardalinee" che non hanno visto due situazioni di fuorigioco, e "perché il rigore, dai, in campo ti sembra rigore, non c'è un cazzo da fare...". Questa telefonata si aggiunge alle altre, ritrovate tra quelle scartate, che provano la buona fede di Racalbuto ascoltate dagli investigatori prima, durante e dopo quel Roma-Juventus.



Messina-Meani, 11 marzo 2005, ore 15.08
Messina: Ciao Leo.
Meani: Odio i bergamaschi, te lo dico subito eh.
Messina: Perché, perché viene Mazzoleni?
Meani: No, ehi, cazzo (incomprensibile)...
Messina: Cazzo, ancora in prima griglia, mi son collegato adesso in Internet, perché non sapevo in che griglia... io pensavo in seconda griglia...
Meani: Eh no, prima griglia. Ti posso dir su la mia? Io ho fatto una breve analisi adesso, sai che tu domenica prossima sei dentro in Roma-Milan?
Messina: In Roma-Milan c'è domenica?
Meani: Sì, ma ti spiego perché, perché Collina è precluso perché fa la Roma, Rosetti è precluso perché fa il Milan, Bertini è precluso perché ha fatto sei volte il Milan, i romani non ci sono, Farina, De Santis...
Messina: Racalbuto non può esser dentro...
Meani: Racalbuto non può esser dentro... ci sei tu, Paparesta e Trefoloni.
Messina: Son messi male, cazzo ragazzi... sono messi male i designatori se arrivano così con l'acqua alla gola (ride).
Meani: Sì, guarda che è questa eh. Chi cazzo mettono in griglia...
Messina: Collina a 'sto punto potevano tenerselo...
Meani: Cioè, io dico, potevano mettere la Roma in seconda fascia, no? Loro mettono la Roma in seconda griglia, che gioca col Cagliari...
Messina: Però son sfigati bene anche loro, eh.
Meani: Loro son sfigati anche, guarda che gli gira di sfiga...
Messina: Avranno tutte le loro colpe, però, cazzo la sfiga è sfiga eh.
Meani: Loro son sfigati, proprio i due che potev... perché se gli capitava De Santis al Milan, per dire...
Messina: Avevi libero Rosetti.
Meani: Avevi già libero Rosetti o Collina, no? Invece così, pensa te. Loro... hai visto come sei rientrato, cazzo, perché hai fatto (incomprensibile) che poi secondo me lì è colpa dell'assistente, eh.
Messina: Quale?
Meani: Quella che ti dicono del rigore di Parma.
Messina: Ma che cazzo me ne frega a me del rigore di Parma, onestamente. Quale dici, quello su Gilardino?
Meani: Quello su Gilar... la trattenuta, tu non la puoi vedere.
Messina: Mah, diciamo che io ho intuito qualcosa, cioè io ho visto questi qua che si strattonavano... sinceramente, siccome Gilardino mi aveva un po' rotto i coglioni, nel dubbio, lasciamo perdere, capito?
Meani: E' un rompicoglioni?
Messina: Puttana Eva, il prossimo anno bisognerà raddrizzarlo un po'...
Meani: L'anno prossimo quando viene al Milan lo raddrizzo subito, non pensare... perché, cosa cazzo, cosa cazzo?
Messina: Ma no, lui continua a piangere, sai lui adesso, probabilmente, si sente un po'...
Meani: Un divetto...
Messina: Un po' fuori luogo lì a Parma, allora fa un po' il fenomeno.
Meani: Ma lo raddrizziamo subito l'anno prossimo. Hai visto lì a Bergamo che guerra mi han fatto?
Messina: Chi ha fatto guerra?
Meani: Eh cazzo, tutti i giornali contro di me, nome e cognome eh...
Messina: Ah contro di te? Non ho visto niente io, e perché?
Meani: Perché han detto che ero a bordo campo, ero in campo.
Messina: E allora? Quanta gente va in campo, cazzo... ci van tutti, cani e porci...
Meani: Io almeno, bene o male, sono un dirigente con tanto di tessera, mi siedo non in panchina ma sulla panchina, diciamo, quella che si usa in Champions League, quella dei cinque, mi siedo lì ben tranquillo, non dico mai un cazzo e mi han detto che "la presenza di Leonardo Meani, dirigente del Milan addetto agli arbitri, che non dovrebbe stare sul terreno di gioco...". Eh su Tuttosport e su Il Giorno, ne han parlato anche al Processo del lunedì.
Messina: Ah, davvero? Madonna...
Meani: Hai capito? (poi esprime un giudizio non certo carino su Iacobelli, ndr)
Messina: Questo qui sarà qualcuno che gli ha fatto avere la soffiata, no? Sarà il Moggi di turno che... vuol romperti i coglioni.
Meani: No, no il "Moggi di turno", quello... lui di turno, perché lì c'è questo Randazzo, lì a Bergamo...
Messina: Era amico di Moggi quando erano al Torino, probabilmente.
Meani: Bravissimo! Ecco, vedi che si stringono i tempi...
Messina: Eh sì, perché lui era a Torino, quando c'era Moggi là..
Meani: Eccolo! Ecco da dove arriva, perfetto! E Moggi gli deve aver detto di far casino con me, no?
Messina: Certo, certo, ti vogliono un po' delegittimare...
Meani: Eh, vogliono rompermi il cazzo perché io rompo il cazzo a loro, no? Perché quella roba lì tua, io gli ho fatto casino dicendo: "Ma cazzo, ma Messina in prima griglia non c'è mai? Questo qua è uno dei migliori arbitri, continuano...", poi loro, secondo me, la roba di Racalbuto deve avergli rinculato eh.
Messina: Eh sì, gli è tornata un po' contro...
Meani: Anche se per te, io ti dico, è stato meglio non fare quella partita...
Messina: Ma stai scherzando? Ma per me sarebbe meglio anche non fare Roma-Milan... perché hai tutto da perdere
Meani: Ah io non lo auguro, infatti, perché hai tutto da perdere perché ti vomiterebbero addosso la roba dell'anno scorso.
Messina: Esatto, esatto, esatto. Quindi ce la giochiamo anche noi eh...
Meani: Se uno va dentro ed arbitra, e dice subito "Ragazzi, qui non ce n'è per nessuno, non rompete il cazzo...". (segue una parte incomprensibile) Io comunque dico una cosa, Racalbuto avrà anche sbagliato, però, cazzo, la partita gliela han messa in salita i guardalinee, eh.
Messina: Ma cert.. sì, a parte questo, i guardalinee, puttana Eva, erano due gol irregolari... perché il rigore, dai, in campo ti sembra rigore, non c'è un cazzo da fare...
Meani: Poi, obiettivamente, ma tu Domenico, hai mille volte più esperienza di me, capisci benissimo che, quando tu dai un gol in fuorigioco dopo cinque minuti, tutti i giocatori sanno che il gol era in fuorigioco eh, e ti rendono la vita impossibile in campo, incominciano a romperti il cazzo, eh.
Messina: Hai voglia...
Terminano parlando degli assistenti assegnati della partita Palermo-Udinese che Messina dovrà arbitrare e della posizione in classifica delle due squadre.

In questa telefonata notiamo anche le solite illazioni su Moggi, senza prove, tanto per parlare, che avevamo già trovato nelle telefonate che Auricchio aveva valutato come "utili" e da inserire nelle informative. Randazzo fa delle critiche e si risale a Moggi solo perché lo aveva conosciuto. Conosci Moggi? Ed allora è lui che ti manovra. Belzebù Luciano!

Nota: Domenico Messina è stato assolto dall'imputazione di frode sportiva, formulata dai pm Beatrice e Narducci nel capo di imputazione v) relativo a Lazio-Parma 2-0 (coimputati: Bergamo, Pairetto, Lotito, Mazzini). L'accusa è stata bocciata dal giudice De Gregorio:
"I suddetti dati di accusa in nulla sorreggono la tesi di un legame tra Messina ed i coimputati, di spessore tale da far ritenere condizionabile la direzione di gara in oggetto di addebito in favore della Lazio, poiché quelli provenienti dalle conversazioni captate sono scarni e di poco spessore e quelli acquisiti tramite informazioni poco chiari, oltre che riferibili a decisioni tecniche, sulle quali - è bene ripeterlo - non si fonda la valutazione di responsabilità. L'imputato va pertanto assolto per non aver commesso il fatto".


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