processo calciopoli udienza del 27 aprileNAPOLI, DIRETTA LIVE - Oggi 27 aprile nuova udienza del processo Calciopoli a Napoli. Doveva essere presente anche Carlo Ancelotti. Gli altri convocati sono l’ispettore Salvagno, Pepe, autista del Csm e amico di De Santis, Ferri, magistrato del Csm e amico di Lotito e Mazzini, e Cuttica, assistente che parlò a Puglisi del "sistema Moggi". L'ispettore Salvagno sarà sentito dai pm Narducci e Capuano sulle indagini e sulle intercettazioni curate per conto della Procura di Torino, che archiviò l'indagine non rilevando reati penalmente perseguibili, a differenza della Procura napoletana.
Oggi dovrebbe essere ascoltato anche l'ex arbitro ed imputato Massimo De Santis, a proposito di una telefonata in cui faceva accenno alle indagini in corso a Napoli. Nell'udienza odierna è probabile che si affronterà il discorso delle "griglie", emerse già nelle intercettazioni di Torino e che il Procuratore Maddalena, dopo attenta ricostruzione dei meccanismi del sorteggio, considerò "irrilevanti".

Potete seguire la diretta anche sul BLOG, dove è possibile commentarla.

Ore 9.20 - Il nostro inviato è presente in aula. Non è più come fino a qualche udienza fa, quando eravamo in tre a seguire il processo. Ora entrare è sempre più difficile e stamattina era necessario un accredito. Il controesame di Auricchio, e le intercettazioni "ritrovate", hanno svegliato tanti media che sonnecchiavano, perché il loro processo, quello mediatico fondato solo sulle carte dell'accusa, lo avevano celebrato nel 2006. Primi arrivi in aula: Bertini, De Santis e l'avvocato Silvia Morescanti. Assente, ancora una volta, Carlo Ancelotti, impegnato domenica contro il Liverpool. Dovrebbe essere presente nell'udienza dell'11 maggio, insieme a Mancini.

Ore 9.40 - C'è ressa e qualche protesta all'esterno, con tanta gente che vorrebbe entrare, rivendicando il fatto che il processo è pubblico, ma l'aula è troppo piccola. Nella ristretta zona riservata ai giornalisti sono state posizionate una decina di telecamere che occupano quasi per intero la prima fila di sedie. Sono appena entrati gli avvocati Trofino e Prioreschi.

Ore 10.15 - Inizia l'appello della udienza odierna del processo penale "Ambrosino Marcello + 23". Questo appello è diventato come la lettura delle formazioni all'inizio di una partita, mancano solo gli olè alla lettura dei nomi. Sono presenti i testimoni dell'accusa Salvagna e Ferri. La prossima udienza non si terrà il 4 maggio, come era previsto, per un'astensione degli avvocati; quindi si rinvia all'11 maggio, quando si cominceranno ad ascoltare anche con i testimoni delle difese, con quelli citati dalla difesa di Pairetto per primi.

Avv: Prioreschi: Stiamo continuando ad ascoltare. Abbiamo problemi con alcuni cd che non si leggono. E' un problema del cd originale per cui chiedo al tribunale se autorizza il nostro consulente ad estrarre presso la società TRS che ha effettuato le intercettazioni gli originali, nonchè le trascrizioni dei brogliacci.
PM: Non so che tipo di problema hanno, ma se sono gli stessi che hanno avuto i trascrittori, sono problemi risolti, credo che questa autorizzazione debba passare attraverso la Procura
Il tribunale si riserva di decidere.

Il Presidente Teresa Casoria respinge le richieste degli avvocati di Meani, che chiedevano la modifica dell'ordinanza con la quale si ritenevano ammissibili le intercettazioni anche in riferimento a soggetti che al momento della stessa non erano indagati.

L'udienza è stata sospesa in quanto il teste Salvagno è in ritardo. Il suo aereo atterra a Capodichino alle 10.30. Si riprende non prima delle 11.

ALTRE TELEFONATE - Secondo il consulente della difesa di Moggi, Nicola Penta, ci sarebbero decine di telefonate partite dalle sedi delle società verso cellulari sotto intercettazione. In particolare ci sarebbero quattro chiamate con la sede dell'Inter: tre con Paolo Bergamo ed una diretta di Facchetti con De Santis, successiva ad un derby. Ci sarebbe una telefonata della durata di 42 minuti tra Cellino e Bergamo. Ci sarebbero, inoltre, tre telefonate tra la sede del Bologna e il cellulare di De Santis, ed altre due telefonate tra la sede del Parma ed i designatori Bergamo e Pairetto. Secondo Penta il cd che non si riesce ad aprire ed ascoltare, relativo a Pairetto, potrebbe riservare delle sorprese. Penta afferma che la difesa presenterà altre intercettazioni che loro ritengono rilevanti. Ad una domanda sulle sim svizzere ha risposto: "Se si dice che De Santis aveva una sim dal 7 gennaio alla fine di febbraio, e poi il colonnello Auricchio viene qui e, sotto giuramento, dice che De Santis è uscito dall'associazione il 6 gennaio, la cosa si commenta da sola". Ancora Penta: "Tutti si informavano e tutte le società chiedevano gli arbitri migliori. Basta sentire le telefonate tra Pairetto e Bergamo per capire che, dopo aver subito pressioni di ogni tipo dalle società, definivano la griglia degli arbitri che avevano in testa".

Ore 11.30 - Riprende l'udienza
Presidente Casoria: PM, Lei alla prossima udienza dovrà mettere a disposizione della difesa la trascrizione leggibile di tutte le 171 mila telefonate, rinnovando la richiesta alla società che ha curato l'intercettazione. Il pm dovrà ricitare il maresciallo Di Laroni per il controesame.

Entra il teste Salvagno.
PM: Lei ha svolto attività investigativa nel 2003-2004 a carico di Moggi, Pairetto e Giraudo. Quale era l'origine?
Salvagno: Era il processo di Torino che aveva come imputato Agricola. Nel corso delle indagini abbiamo intercettato i telefoni di Agricola, più altri
Avv. Prioreschi: Possiamo sapere che cosa consulta?
Salvagno: Sono atti miei, sono stato autorizzato
PM: Facciamo rispondere il teste
Presidente Casoria: Finora sta parlando senza leggere, al momento opportuno diremo che non può farlo
Salvagno: Abbiamo intercettato anche altre persone tra cui Moggi
PM: Questa l'origine?
Salvagno: Sì, in particolar modo c'era una telefonata tra Moggi e Pairetto in cui Moggi si lamentava dell'arbitraggio di un preliminare di Champions League, dopodiché Moggi indicava gli arbitri che avrebbero dovuto arbitrare le amichevoli con Messina, Livorno e Trofeo Berlusconi
Salvagno: In altre chiamate Moggi si lamentava...
Avv: Prioreschi (Opposizione): Vorrei sapere se il teste ha firmato delle informative.
Salvagno: Ho ascoltato le telefonate
Avv: Prioreschi : Io ho chiesto altro, lei ha sottoscritto informative?
PM: E' irrilevante, lui ha solo ascoltato, ha fatto attività investigative.
Avv. Prioreschi : Ma come è irrilevante, se è uno che ha svolto indagini deve aver firmato delle informative.
Il teste viene autorizzato a leggere solo i progressivi e le date delle telefonate senza leggere il contenuto
PM: Ma per dare un senso alla telefonata ci vuole almeno il perché quella chiamata ha rivestito importanza dal punto di vista investigativo.
Presidente Casoria: No, le legga soltanto
Salvagna legge dei progressivi e le date, appena si lascia sfuggire dei contenuti di telefonate l'Avv. Prioreschi si oppone.
Il Presidente Casoria dice al P.M. che le telefonate le leggerà il collegio.

Avv. Trofino: Presidente si fa confusione tra atti investigativi verbalizzati. Se ha fatto degli atti investigativi, ce li indichi e noi parliamo di questi. Se ci parla di telefonate non ha senso.
Il PM chiede di continuare l'interrogatorio.
Avv. Trofino: Io mi oppongo proprio a che venga posta la domanda, il teste non può riferire perché ha solo ascoltato le chiamate non ha fatto nessuna attività investigativa!
Presidente: Lei deve solo riferire quello che è seguito all'ascolto.
PM: Può dirci chi ha arbitrato Messina-Juventus?
Salvagno: Cassarà
PM: E Livorno-Juve?
Salvagno: Rocchi, sempre sulla stessa indicazione
PM: E del Trofeo Berlusconi?
Salvagno: Pieri
PM: E il preliminare con la squadra svedese da chi fu arbitrata?
Salvagno: Da un inglese perchè Cardoso si era infortunato
PM: Ci sa dire se attraverso i dirigenti della Juventus ci fossero benefici per altri soggetti?
Avv. Prioreschi: Opposizione, continuo a chiedere su quali atti investigativi stiamo facendo questo interrogatorio?
PM: Ci riferisce il progressivo di altre telefonate da voi ritenute rilevanti?
Altra opposizione degli avvocati. Salvagno legge i progressivi. Una tra Facchetti e Pairetto in cui Pairetto ottiene dei biglietti, in un'altra biglietti per la Juventus, parcheggio interno per Pairetto e arbitri di Nichelino, un'autovettura del gruppo Fiat (Lapo deve sbloccare il contratto in favore di Mino Raiola, per la convivente di Pairetto, per Lippi, per la moglie di Capello), interessamento di Moggi per una Maserati per un amico di Pairetto.

PM: Nel corso del periodo in cui ha ascoltato si dipana anche la vicenda sul mantenimento della Fazi, che può riferire?
Salvagno: La vicenda nasce nell'estate del 2004 non si capisce il motivo dell'estromissione della Fazi
Avv. Prioreschi: E' una valutazione, non li capisce Lei...
Salvagna: La Fazi non va più a Coverciano, viene estromessa a favore di Manfredi. La persona non era più affidabile ed era diventata pericolosa.
Avv. Prioreschi: Questo è un commento delle telefonate, lui non ha fatto alcuna attività
Salvagno: E' nelle telefonate
Avv. Prioreschi: Le telefonate noi ce le leggiamo, o lui ha fatto delle attività successive, o stiamo perdendo tempo.
Presidente Casoria: Quello che Lei ci legge nelle telefonate, non rileva, è solo una sua interpretazione
Salvagno: Ce n'è anche una nella quale si organizza un incontro tra Moggi e Fazi, ma non so se sia avvenuto.. (Prioreschi se la ride)
PM: E' emersa l'esistenza di utenze riservate tra questi autori?
Salvagno: Sì, e legge i progressivi
PM: Perché lei parla di utenze riservate?
Salvagno: Parlano di un telefonino speciale assegnato alla Fazi e si chiede di aprire e chiudere i telefoni, e poiché stavamo intercettando i telefoni, non si capisce a quali si faceva riferimento
PM: Si parla anche di una cena a casa Giraudo?
Salvagno: Sì, la cena è stata organizzata con una telefonata, gli organizzatori sono Moggi, Pairetto, Giraudo e Bergamo, ne sono a conoscenza Mazzini e Lanese
PM: Partecipano alla cena questi due?
Salvagno: Mazzini dice che non è opportuno e incontra i dirigenti Juve nella sede della Juve
PM: Che giorno si tiene la cena?
Salvagno: Il 21 settembre Lanese raggiunge all'aeroporto Pairetto e Moggi
PM: Ha avuto modo di ascoltare chiamate durante la cena?
Salvagno: Sì, mentre si consumava la cena le persone chiamarono... (legge alcuni progressivi e legge integralmente delle intercettazioni ambientali effettuate a sua firma)
PM: A cosa si riferivano?
Salvagno: Parlavano di griglie degli arbitri
PM: Nel corso del vostro ascolto, ha avuto modo di sentire Moggi avere rapporti con esponenti delle istituzioni, o del mondo del calcio?
Salvagno: Marabotto (ex procuratore capo della repubblica di Pinerolo ndr) e Moggi, Claudia una segretaria della Juve, poi Moggi con la questura di Roma
PM: Qual era l'oggetto?
Salvagno: I soggetti effettuavano degli accompagnamenti dello stesso Moggi, di Emerson, sempre correlata c'è quella tra Moggi e Bonsignore e tra Moggi e Galasso, tra Moggi e Tosatti, che chiede l'interessamento di Moggi per recuperare una cassetta per un'azione legale attraverso le amicizie di Moggi al ministero dell'Interno. Emerge che Moggi non viene minacciato perchè paga i giornalisti...
Avv. Prioreschi: Perchè i giornalisti minacciano?
Presidente Casoria: Non ho capito, riferisca il contenuto
Salvagno: Tosatti dice che è stato attaccato su una radio romana da Marione, e Moggi che non ha capito chiede: "Chi è stato attaccato, io?", "No, io" - dice Tosatti - "a te chi vuoi che ti attacchi, tu paghi..." (nota: sorrisi dal collegio difensivo di Moggi). Per la vicenda Fazi c'è stato l'interessamento nei confronti di Carraro, nei confronti di Ghirelli, nei confronti di Mazzini tutti si sono adoperati per risolvere e trovare una collocazione idonea a questa signora. E poi c'è il procedimento disciplinare relativo ad Alessandro Moggi.
Salvagno legge i progressivi di alcune telefonate tra Moggi e i componenti del collegio che avrebbe esaminato il caso del figlio, poi legge i progressivi delle telefonate tra Moggi e i giornalisti. Ce n'è una tra Moggi e Fabio Baldas, poi Moggi Biscardi, Moggi Franza, Moggi Fabio (Baldas).
Si parla della partita Udinese-Brescia e dell'espulsione di Jankulowski... "se Dattilo è più sveglio dimezza l'Udinese..."

PM: Di quella che riguarda Dondarini, mi dice il progressivo?
Salvagno: Non la rammento
PM: Si parla di Juventus-Sampdoria
Salvagno: Ah sì, la telefonata è tra Dondarini e Pairetto, in cui Pairetto raccomanda un arbitraggio attento, in quanto era appena stato promosso ad arbitro internazionale
PM: Ce n'è anche un'altra?
Salvagno: Sì, di un osservatore, si dice di alzare il punteggio dell'arbitro poi ce n'è una di Meani con Pairetto, con Pairetto che comunica il lancio di Dondarini a San Siro perchè è uno bravo
PM: Ce ne sono altre che riguardano la Nazionale di calcio?
Salvagno: Sì, un dialogo tra la moglie di Agricola e altra donna non identificata, dove la prima dice del nuovo assetto medico e atletico della Nazionale, dicendo che è stato fatto fuori tutto il vecchio staff grazie all'intervento di Moggi. Hanno mandato via Bet e Nicolai e devono fare posto a Mazzini in federazione perché Mazzini è amico di Moggi
PM: Altre chiamate?
Salvagno: Sì, Moggi Lippi in cui c'è il benestare di Moggi a convocare Cannavaro, e quante partite fargli giocare, poi Moggi e Mazzini in cui Moggi racconta come il presidente si sia raccomandato a lui per la Nazionale
PM: Ce n'è anche un'altra in cui si parla di giocatori della Juventus che giocano in Nazionale?
Salvagno: Sì, Moggi e Lippi
PM: Riguardo all'interessamento di Moggi per la Fazi, è emerso anche l'interessamento dell'imputato De Santis alla cosa?
Salvagno: Sì, De Santis ha arbitrato Juventus-Atalanta 2-0, il 19/09/04, telefonate del 18/09 Pairetto De Santis, e poi il 19/09 tra Pairetto e Dall'Oglio, in cui si evince che c'è stato un incontro di un quatro d'ora tra Moggi e De Santis negli spogliatoi.
PM: Quali sono stati gli esiti del procedimento disciplinare nei confronti di Alessandro Moggi?
Salvagno: Il procedimento era in corso da due anni, la richiesta era della sospensione dall'attività, la conclusione è stata una multa di 15.000 euro
Avv. Prioreschi: Ma quale richiesta di sospensione, Moggi Alessandro lo difendevo io, ha avuto la multa più alta della storia del calcio!!
Fine dell'interrogatorio.

Controesame dell'avvocato Prioreschi.
Avv. Prioreschi:
Era solo Lei o eravate più di uno?
Salvagno: Eravamo di più
Avv. Prioreschi: Quanti?
Salvagno: Sull'elenco si sono intervallate 5 persone oltre me, ma si sono avvicendati
Avv. Prioreschi: Il periodo va dal al?
Salvagno: Da quello che c'è negli atti
Avv. Prioreschi: Non lo sa dire... avete trascritto tutte le telefonate che avete ascoltato o avete fatto una selezione?
Salvagno: No, non le abbiamo trascritto tutte
Avv. Prioreschi: Quante ne avete ascoltate?
Salvagno: Non ne ho idea
Avv. Prioreschi: Quante trascritte?
Salvagno: Non ne ho idea
Avv. Prioreschi: Presidente, ma il teste deve rispondere, non è che al PM risponde a comando e a me no
Presidente Casoria: Risponda
Salvagno: Non lo so, io ho portato al Procuratore tutto quello che avevamo fatto
Avv. Prioreschi: Io ho contato 157 telefonate trascritte, rispetto a questo numero, Lei non mi sa dire...
Salvagno: Ci sono i numeri progressivi
Presidente Casoria: Allora, visto che ci sono i progressivi, potrebbe dirci qual è l'ultimo?
Avv. Prioreschi: Ma non sia spazientito, abbiamo aspettato che l'aereo arrivasse da Torino e adesso Lei è spazientito...
Avv. Trofino: Non si senta nemico degli avvocati, un po' di rispetto...
Salvagno: Sulle telefonate è difficile da farsi
Avv. Prioreschi: A questo punto chiedo che vangano acquisite tutte le telefonate, visto che dobbiamo acquisire quelle delle 171.000
PM: Presidente alla fine delle indagini, gli imputati sono in grado di entrare in possesso dei cd-rom con le telefonate in possesso della procura di Torino, i cd sono nei faldoni, dunque erano presenti nel fascicolo del PM fin dal momento dell'avviso.
Presidente Casoria: Ma non c'è solo l'interesse del difensore, ma anche del tribunale
PM: Le parti possono chiedere la trascrizione delle chiamate, i cd-rom originali sono stati affidati ai tre periti nominati dal tribunale per effettuare le trascrizioni, è stata consegnata la copia di tutti, non di una parte dei cd-rom, questa operazione di individuazione di una parte è stata fatta da ciascuno dei tre perito, quando il perito verrà convocato l'11 la questione potrà essere risolta.

Nel controesame del teste da parte dell'avvocato Morescanti è stato chiesto a Salvagno quale certezza avesse sulla partecipazione di Bergamo a quella cena a casa di Giraudo, e Salvagno non ha saputo rispondere. Poi l'avvocato ha chiesto quali sono state le indagini che ha svolto e nemmeno in questo caso ha ottenuto risposta.
Nel suo controesame l'avvocato Gallinelli ha chiesto a Salvagno se avesse visonato la gara Atalanta-Juve, e se avesse avuto modo di pensare che il sorteggio, per quella gara fosse stato falsato: le risposte del teste sono state negative.

Dichiarazione spontanea di Luciano Moggi: Alcune precisazioni relative ad inesattezze dette dal teste. Innanzitutto per quello che riguarda le amichevoli, posso dire che c'era un accordo di mandare gli arbitri più vicini dal punto di vista territoriale. Non vi era nessuna richiesta in quanto per le amichevoli era possibile, per questo per la partita con il Messina venne l'arbitro di Catania, per quella con il Livorno l'arbitro di Firenze. Per quello che riguarda poi il Trofeo Berlusconi, era uso nominare l'arbitro che era passato internazionale quell'anno, ed era il caso di Pieri. Per quanto riguarda la Maserati, ci sono state indagini della Guardia di Finanza che hanno smentito il tutto, e poi bastava vedere che noi non avevamo una lira, senza fare alcuna indagine, altro che Maserati. Sento dire ancora della Nazionale: ma chi più di un dirigente di una squadra sa se un certo giocatore è in grado di giocare, di reggere più di una partita a settimana? Ancora: avrei incontrato De Santis nello spogliatoio, a fine partita. E allora? Ma lo sa questo signore che non era vietato? Lo sa che noi non avevamo addetti agli arbitri, come Meani, che entravano negli spogliatoi anche a metà partita? Facchetti ha avuto una inibizione di tre mesi per essere entrato negli spogliatoi a metà partita, ed era vietato, io sono andato a fine gara e non lo era. Mazzini era un bravo uomo ma era solo l'ultima ruota del carro. Un'ultima osservazione per quanto riguarda il metodo di indagine seguito da Auricchio: dice di avere utilizzato come metodo di indagine la Gazzetta dello Sport, che è il giornale che praticamente fa le sentenze, e per il quale il principio di non colpevolezza non esiste. Le faccio un esempio: la partita di sabato scorso Inter-Atalanta, per la Gazzetta l'arbitro merita 6,5, mentre per il Corriere dello Sport di Roma merita 5,5. Per quanto riguarda Udinese-Brescia, prima venne detto che l'arbitro aveva ammonito tre diffidati dell'Udinese, poi questa versione venne ritrattata, ora si dice di Jankulovski, ma nessuno è andato a vedere il filmato: in quella occasione il giocatore aveva sferrato un pugno ad un avversario, volevo vedere che non veniva espulso.

Dichiarazione spontanea di Pairetto: Ho sentito delle imprecisioni per quanto riguarda le designazioni Uefa. Voglio precisare che io ero solo uno dei tre vicepresidenti che dovevano fare delle osservazioni sulle designazioni, che venivano effettuate da uno svizzero. Io non ho mai fatto nessuna osservazione i tutta la mia carriera. E' stato anche fatto riferimento ad una designazione di De Bleeckere, che sarebbe un mio amico, ignorando che in quella partita la Juventus venne penalizzata, in quanto venne annullato un gol regolare a Del Piero. Per quello che riguarda i contatti con le società, mi creda, sono contentissimo che stiano venendo fuori le telefonate con tutte le società della serie A. Dire le griglie nei giorni precedenti non era una cosa vietata, nè commentata negativamente dalla Federcalcio. Deve sapere che era proprio la Federazione ad incoraggiare tali frequentazioni; in due casi, anzi, ci chiese proprio di chiamare le società: successe quando Coly aggredì Nucini, che lo aveva espulso, e beccò 8 giornate di squalifica. Casualmente, dopo 9 turni, proprio al ritorno in campo di Coly, Nucini venne nuovamente estratto col Perugia e la Federazione ci fece chiamare la società per tranquillizzarla. Una volta, poi, in corso di sorteggio ci accorgemmo che era stata fatta una preclusione col Palermo, per Collina, che non esisteva. Alla fine del sorteggio i notai ci fecero ripetere le operazioni per quel motivo e, dopo, dovemmo chiamare Zamparini per spiegargli l'accaduto.

Udienza interrotta per la pausa pranzo. Si dovrebbe riprendere dopo le 15.15, quando dovrebbe giungere il magistrato Cosimo Ferri, ex componente della Commissione Tesseramenti della FIGC, che è impegnato a Roma al Quirinale.

Ore 16.00 - Riprende l'udienza, perché è arrivato il magistrato Cosimo Maria Ferri.
PM: Lei ha rivesto incarichi all'interno della FIGC?
Ferri: Ho fatto parte della Commissione Vertenze Economiche, che si occupa di danni materiali, quando le tifoserie provocano danni materiali, e poi è una commissione di secondo grado per quanto riguarda gli svincoli dei giocatori
PM: Lei conosce Lotito?
Ferri: Sì, risale a prima che entrasse nel calcio, per rapporti familiari e di amicizia
PM: Ed anche dopo il suo ingresso nel calcio?
Ferri: Sì, come no, fu anche per me una sorpresa ma mantenni rapporti di amicizia
PM: Questo avviene anche durante il 2004 2005?
Ferri: Sì, sì, mantenemmo normali rapporti, ci frequentavamo
PM:
Ha conosciuto anche Mazzini?
Ferri: Lui l'ho conosciuto forse ancora prima di Lotito, lo conosco perchè lui nasce come dirigente sportivo dalla Toscana, si è sempre interessato di dilettanti, e io vivo in un centro dove ci sono tante squadre nel calcio dilettanti. Era copresidente del Comitato Regionale, ed era molto amato nel mondo per questo suo carattere giocherellone. Io frequentavo l'oratorio e fondai una squadra di dilettanti, e lo conobbi quando non ero ancora diciottenne. Quando mi laureai mi propose di fare il giudice sportivo, sempre per i dilettanti, nell'ambito provinciale. Io lo feci per un paio di anni e poi cominciai a studiare per il concorso in magistratura. Poi persi i contatti
PM: Lotito ha mai conosciuto mazzini?
Ferri: Io, che conoscevo entrambi, non lo so. Lotito entra nel mondo del calcio improvvisamente e io, intanto, assumo l'incarico delle Vertenze Economiche. L'unica volta che si sono incontrati con certezza fu ad un pranzo che io stesso organizzai, e c'eravamo io e loro due. Mi ricordo che Lotito si presentò con un'ora e mezza di ritardo, e il pranzo durò pochissimo. In questo pranzo non si parlò mai di questioni arbitrali. Avendo due caratteri esuberanti non capii nemmeno se fosse la prima volta che si vedevano.
PM: Può collocarmi il pranzo temporalmente?
Ferri: Sinceramente non lo so, mi fu anche chiesto in sede di sommarie informazioni e veniva data una collocazione che non mi ritrovavo. Il pranzo c'è stato, non so, se Lei mi vuole aiutare...
PM: Sono qui per questo. Il 24 maggio 2006 Lei ricorda che, 'dopo che Lotito era divenuto presidente della Lazio, Mazzini mi chiese di organizzare un pranzo con Lotito'.
Ferri: Ma non c'è una data...
PM: Sì, ma comunque è dopo che Lotito è divenuto presidente della Lazio.
Ferri: Glielo confermo
PM: Faccio riferimento ad una telefonata dell'8 febbraio 2005 tra Ferri e Mazzini. Mazzini dice di non riuscire a trovare Lotito perché era tanto interessato "a una cosa che gli ho fatto". Mi può chiarire questa conversazione?
Ferri: A distanza di cinque anni non è facilissimo, anche perché ricevo centinaia di telefonate al giorno, e non vorrei dire delle imprecisioni.
PM: Proviamoci...
Ferri: Quello che posso ricordare è che riguardasse il rapporto tra la Lazio e l'Empoli; che in quel momento c'era un calciatore dell'Empoli, Rocchi, che doveva essere riscattato: insomma, dovevano trovare un accordo, ed essendo Mazzini toscano penso che si riferisse a questo. Sul secondo pezzo della telefonata, quando si parla della questione arbitrale, non so che dire, ma si vede che ebbi una risposta evasiva...
PM: Che cosa intendeva Mazzini quando diceva: 'Poi aveva bisogno di una verifica se c'era stato un intervento sulla questione arbitrale'?
Ferri: io della questione non mi ricordo, non gli diedi importanza, mi limitai a dirgli 'Ti faccio richiamare'. Quando mi è stata chiesta un'interpretazione...
PM: Io non parlo di interpretazioni, Le ho chiesto se può riferirci in ordine a questa frase se, parlando con i due in seguito, Lei ha potuto apprendere che cosa volesse dire Mazzini.
Ferri: Su questa questione arbitrale non so; quando mi è stato chiesto, anche in riferimento ad altre telefonate, dopo una determinata partita io chiamo Mazzini e io l'ho ricollocata, ma è una mia deduzione niente altro...
Presidente Casoria: Non è il caso di insistere...
PM: C'è una contestazione.
Presidente Casoria: Non era a conoscenza di quale fosse la questione arbitrale...
PM: Lei dice cose diverse. Nel verbale del maggio 2006 su questa telefonata Lei dice: 'Premetto che non mi concentrai su quella affermazione ma qualche giorno dopo, dopo una partita tra Lazio e Chievo, parlai con Mazzini che mi disse che aveva favorito la Lazio facendo designare un arbitro toscano, cioè Rocchi. Ricordo di averne parlato anche con Lotito e ricordo che lui mi aveva confermato che Rocchi aveva arbitrato in favore della Lazio'.
Ferri: Voglio precisare. Ricordo che alla fine del verbale, dopo averlo riletto, tornai sul punto, perché già allora lo dissi in modo non esplicito, dissi che non avevo alcuna certezza, avevo collegato la questione arbitrale, senza avere certezze.
PM: Dottor Ferri, è vero che Mazzini Le disse che aveva favorito la Lazio facendo designare un arbitro toscano?
Ferri: Devo fare una premessa: la mancanza di esperienza, un interrogatorio di circa sei ore, fu una cosa nuova per me... Io avevo coinvolto due persone che conoscevo e che parlavano davvero tantissimo, molto autoreferenziali, che se la cantavano e suonavano da soli. Lotito entra nell'esperienza calcistica più grande di lui e si trova in un mare di problemi, con i debiti, con i tifosi, ecc.. Voleva cambiare il sistema, veniva definito il moralizzatore, voleva ridurre gli stipendi ai giocatori, era ossessionato dai debiti, quelle risposte partivano da queste considerazioni; inoltre, in quel periodo si stavano rinnovando gli organi federali e Mazzini da un lato si voleva accreditare nei confronti di Lotito ma non so nemmeno quanto spazio avesse nella Figc; e Lotito parlava sempre dei torti che subiva, che la Lazio veniva penalizzata. poi non so se fosse vero...
PM: Lei mi dovrebbe dire se ha raccontato la verità ai pm e se è vera quella Sua affermazione.
Ferri: Ho detto la verità, ma ho sempre detto che erano mie considerazioni.
PM: Dottor Ferri, io Le ho appena letto una sua dichiarazione nella quale dice di aver parlato con Mazzini e con Lotito.
Ferri: Intendevo che era l'unico modo in cui potevo dare un senso a quella telefonata. Lotito dopo Lazio-Chievo era soddisfatto dell'arbitraggio, diceva di non aver subito dei torti, forse impropriamente ho usato la parola 'aiutato'...
Il pm rilegge ancora la telefonata
Presidente Casoria: Ma il teste può anche correggersi...
PM: Telefonata del 15.02.2005, Lei colloquia di nuovo con Mazzini. Lei chiede a Mazzini se Lotito lo ha votato. Mazzini dice di sì, che è stato leale, lei conferma. Mazzini dice: 'Lui ai giornali, alla tv.. non devono mai parlare male degli arbitri, se no siamo rovinati. E se no dopo è difficle aiutarlo'.
PM: Può chiarirmi questa conversazione?
Ferri: Sì, confermo le parole
PM: E' una telefonata, onestamente era difficile smentirla
Ferri: Ci tengo a riprecisare: Ferri, Lotito e Mazzini si sono visti solo una volta, a quel pranzo. Ho una percezione diretta solo in quella occasione, e non si parlò di arbitri. Ogni volta che Lotito parlava con me si lamentava degli arbitri; penso che come faceva con me faceva con tutti , quindi anche con Mazzini, il quale, come detto, voleva accreditarsi per le elezioni. Io quelle cose le ho sempre inquadrate in quell'ottica, io le interpreto così.
PM: (Ancora contestazione) La sua risposta all'epoca fu: 'Mazzini si stava adoperando per aiutare Lotito mediante designazioni di arbitri a lui favorevoli'. Come spiega questa risposta?
Ferri: Mi sembra di aver detto le stesse cose, posso solo rimarcare che, quando mi è stato chiesto di interpretare la telefonata, quella era una mia ipotesi. Io cerco di collocare la telefonata, come ho fatto in sede di interrogatorio.
Il PM legge un'altra telefonata in cui Mazzini dice a Ferri di far presente a Lotito che è stato aiutato.
Ferri: Lotito è uno che è un fiume in piena, a volte inizia un discorso e non lo conclude, ha molti limiti, anche come educazione, come modo di porsi, gli ho sempre detto che così non andava bene. Conoscendolo, mi sembrava che Lotito lo snobbasse Mazzini. Avevo impressione che Mazzini si facesse bello nel vantarsi di aiuti che, secondo me, non gli ha mai dato, non so in che potevano consistere. Nel vantarsi e nel dire che Lotito era un amico, sempre perché voleva l'appoggio elettorale; Mazzini era arrivato ai vertici della Federazione proprio per questo suo carattere gioviale e scherzoso, doveva attaccarsi a tutti i presidente delle squadre grandi, mi sembrava più un cercare una squadra che lo spingesse nella sua carriera federale, le ho sempre interpretate così; anche l'arbitraggio di Chievo-Lazio Lotito disse che era stato regolare, non che aveva avuto aiuti.
PM: Il 22 aprile 2005 inizia tra Ferri che ha accanto Lotito e poi prosegue tra Lotito e Mazzini, avendo sempre accanto Ferri.
Ferri: No, non è vero, pm! Ci tengo a chiarire, perché Lei si riferisce alla telefonata in cui si parla di Della Valle. Io ricordo benissimo che ero dai miei genitori, chiamo io Mazzini, Lotito era lontano, controlliamo le cellule telefoniche...
PM: Lei mi deve far parlare! Uomo uno: Ce l'ho accanto; uomo due: bene; uomo uno: te lo passo; la telefonata è questa, io Le chiedo una cosa e lei mi risponde un'altra!
Avv. Botti: Ma è una telefonata tra due persone che non sono il teste, non può essere ascoltata. Il teste non partecipa alla telefonata, si limita a passare il telefono.
Presidente Casoria: Allora sentiamo...
PM: La telefonata parte con il teste che ha accanto a sé Lotito e passa il telefono.
Presidente Casoria: E come fa a sapere che rimane che rimane lì tutto il tempo?
Il PM legge la telefonata.
Ferri: A questa telefonata io ero presente. Andai a trovare Lotito in sede. Lui ha una stanza grande quanto questa e ha il vizio di parlare al cellulare camminando. Mi ricordo però che quel giorno il pensiero di Lotito era il rapporto con Petrucci, il Coni aveva chiesto alla Lazio alcuni vecchi canoni di locazione, lui non chiedeva vantaggi, si vedeva solo vittima; in quel caso ce l'aveva col Coni e stava scrivendo un comunicato stampa. Per questo chiamai Mazzini e glielo passai, l'argomento principale fu questo fatto del Coni, poi parla dei Della Valle, dicendo che quelli che facevano i moralizzatori erano i peggiori.
PM: Perché erano i peggiori?
Ferri: Perché gli avevano fatto una proposta che lo aveva quasi scandalizzato, prima di Fiorentina-Lazio, una proposta da bandito...
Presidente Casoria: E quale è questa proposta?
Ferri: Non lo so, ma so che lui aveva un rapporto di antipatia con i Della Valle.
PM: Lei sta dicendo di avere appreso la notizia da Lotito. E' lui che ha fatto il nome di Diego Della Valle?
Ferri: Non so se Diego, ma ha detto Della Valle.
PM: Qual è stata l'espressione testuale di Lotito? Qual è stata la proposta ricevuta da Lotito?
Ferri: Lui ha parlato di proposta da bandito.
PM: L'espressione l'abbiamo capita, in che si sostanziava?
Ferri: Ha detto solo che era una proposta da bandito, che c'era Fiorentina-Lazio e la Lazio non aveva più bisogno di punti.
Presidente Casoria: Non sa dire le parole?
Ferri: No.
PM: Contestazione! Sempre dalla Sua testimonianza, 'Della Valle voleva che la la Lazio perdesse la gara e la sua contropartita sarebbe stata in termini economici. Lotito mi fece questo racconto commentandolo con un tono disgustato, perché colui che si presentava come un rinnovatore, Diego Della Valle, non aveva esitato a fare una proposta del genere'. Dice ancora che è una Sua opinione che Lotito non avesse accettato questa proposta proprio per il suo disgusto.
Ferri: Il mio ricordo di oggi è molto sfumato. Chiaro che la sostanza, essendo presente alla telefonata, è quella. Dott. Narducci, io sono abituato a dire la verità se no non farei il magistrato. Ma nel contesto di quelle sei ore in cui sono stato esaminato, non vorrei aver dato un'interpretazione di un colloquio con Lotito in una maniera netta che oggi non mi sento di confermare. Lui ha detto della proposta di Della Valle, però oggi parlare di vendita, o di offerte economiche, mi sembra un po' troppo. Non vorrei avere aggiunto, magari nella circostanza del momento, una interpretazione più mia che del colloquio. Fatto sta che la partita è finita in pareggio, il che mi ha dato ulteriore riprova del comportamento giusto di Lotito
PM: Esiste un'altra conversazione del 20 maggio 2005 in cui Lei parla con Mazzini, due giorni prima di Lazio-Fiorentina, in cui Mazzini dice che era il caso di accettare la proposta, dice Mazzini 'magari glielo puoi dire tu...'
Ferri: Mazzini e Della Valle, entrambi toscani, Mazzini si inserisce nei rapporti tra Della Valle e Lotito e vuole fargli fare la pace.
PM: Ma aveva a che fare con la gara Fiorentina-Lazio?
Ferri: Non ho elementi per dirlo, ho elementi per dire che Mazzini cercava di accreditarsi con le società.
PM: Lei ha detto nel verbale che Mazzini prospettava la possibilità di Lotito di accordarsi con Della Valle. Ma qui c'era anche la questione della partita e Lei, nel verbale, dice che ascoltando la telefonata, Mazzini metteva anche l'incontro nel contesto della pace tra i due club.
Ferri: Mi sembra di aver detto la stessa cosa. Aggiungo che è una mia interpretazione, è una mia ricostruzione.
PM: Volevo passare ad altro, se aveva mai avuto modo di apprendere da Lotito fatti relativi al rapporto tra lo stesso e Carraro, soprattutto nella fase del rinnovo delle cariche. Fatti che apprendeva da Lotito.
Ferri: Era tra le varie cose che mi diceva. Lotito ce l'aveva anche con Carraro. Si lamentava di lui e non si fidava. Tutto ruotava sul rinnovo delle cariche federali. Lo stesso Lotito aspirava ad entrare nella cabina di comando. e c'erano alleanze con tutti che cercavano di accreditarsi con tutti.
PM: (altra contestazione) Lei risponde 'Lotito mi fece intendere che anche questa storia dell'aiuto alla Lazio era stata discussa con Carraro'
Ferri: Confermo quello che ho detto. Lotito non mi ha mai parlato di questioni arbitrali e di vantaggi che voleva.

L'esame del Pm è terminato. Inizia il controesame della difesa di Lotito.

Difesa Lotito: Mazzini Le disse in che modo era riuscito a far assegnare l'arbitro Rocchi alla Lazio?
Ferri: Assolutamente no, ricordo che dopo la gara lui era euforico e che era soddisfatto della regolarità dell'arbitraggio, non che avesse avuto favori. Mi sembrava che mischiasse l'euforia della vittoria e la soddisfazione della regolarità dell'arbitraggio. Poi chiamo Mazzini ed è una mia iniziativa, anche perché mi sembrava che Lotito si faceva delle fissazioni inutili.
Difesa Lotito: Sulle Sue dichiarazioni sulla diffidenza di Lotito per Carraro: questo comportamento si riferiva a favori che lui aveva chiesto per la Lazio o alla rateizzazione dei debiti, ai diritti televisivi ecc.?
Ferri: Secondo me non alle questioni arbitrali, ma poi lui mischiava tutto.Gli arbitraggi erano una sua lamentela, ma il suo principale motivo di lamento era la questione economica.
Difesa Lotito: Quando dice nella telefonata che Lotito dice che era stato trattato bene, da dove desume il collegamento con l'arbitraggio?
Ferri: Ripeto, lui era contento della vittoria, tutto qui. Io non ho assistito a nessun fatto, ho solo interpretato sei o sette telefonate. Alla fine dell'interrogatorio, durato sei ore, stremato, ho chiesto di correggere alcune cose relative a Lazio-Chievo per far capire che erano mie impressioni, mie sensazioni.
Difesa Mazzini: Lei ha detto di avere assistito in una sola circostanza ad un colloquio tra i due... Chi le aveva sollecitato l'incontro?
Ferri: Mazzini
Difesa Mazzini: Lei non chiese a Mazzini il motivo?
Ferri: No.
Difesa Mazzini: Dal contenuto del colloquio, dall'atmosfera, percepì che era il primo incontro?
Ferri: Guardi, sono due persone talmente alla mano e poco formali che non riuscii a capirlo. Sicuramente non avevano confidenza.
Difesa Mazzini: Lei sa che Mazzini era espressione delle società dilettantistiche?
Ferri: No, questo non lo sapevo.
Difesa Mazzini: Lei ha definito Mazzini un giocherellone, uno che millantava. Perché ha evidenziato questo aspetto?
Ferri: Il personaggio deve essere descritto, a volte è un po' superficiale, aveva un modo di fare carismatico, ma era poco di sostanza; quando ho visto che era diventato vice presidente della Figc mi sono meravigliato.
Difesa Mazzini: Lei ha utilizzato gli aggettivi ribadendoli nella questione Lotito-Della Valle. Ha un riferimento specifico?
Ferri: Sì, ma ex post, in quanto la gara è finita in parità.

Difesa Mazzini: Oltre a quella con il Chievo ha intrattenuto commenti su altre gare della Lazio con Lotito e Mazzini?
Ferri: No, nessuna.
Difesa Mazzini: Né di altre gare di calcio?
Ferri: No, assolutamente no.

Difesa Della Valle: Un chiarimento sulla risposta di prima: secondo Lei, Mazzini, in quanto fiorentino, aveva rapporti di frequentazione con Della Valle. Lei sa se ci sono state frequentazioni tra i due?
Ferri: No, non ne ho.
Difesa Della Valle: E' una Sua presunzione...
Ferri: Sì.
Difesa Della Valle: E' a conoscenza dei rapporti tra i due?
Ferri: No, ma secondo me non erano buoni.
Difesa Della Valle: Lei aveva usato l'espressione 'inesistenti': sono due cose diverse. Conferma il giudizio dato nel 2006?
Ferri: Inesistenti posso anche confermarlo, ma credo che qualche incontro debbano averlo avuto.
Difesa Della Valle: Ha assistito ad incontri tra i due?
Ferri: No.
Difesa Della Valle: Secondo passaggio: ha mai ascoltato giudizi espressi da Lotito su Della Valle?
Ferri: Sì.
Difesa Della Valle: Li può riferire?
Ferri: Che non lo stimava, che il rapporto era pessimo, però c'era anche un po' di gelosia, erano sentimenti confusi, ma Lotito è fatto così...
Difesa Della Valle: Ha mai registrato un cambiamento del giudizio di Lotito su Della Valle?
Ferri: Sarei impreciso, se può aiutarmi...
Difesa Della Valle: Sempre dal verbale, Lei dice: 'Lotito parlava assai male di alcuni personaggi, Gazzoni, Moggi, ma i giudizi più pesanti li usava per Della Valle'.
Ferri: Sì, confermo.
Difesa Della Valle: Venendo al discorso della telefonata che ha ascoltato: nell'ambito di questa telefonata, ascoltò o meno Lotito fare riferimento alla tematica dei diritti televisivi?
Ferri: Mi pare di sì.
Difesa Della Valle: Le risulta che in quel periodo Lotito aveva grandi contrasto con Della Valle per quel motivo?
Ferri: Sì, lo ricordo.
Difesa Della Valle: E che ci fosse un contrasto anche sul piano economico?
Ferri : Sì, certamente era quello principale.
Difesa Della Valle: Lei dice che c'è stata la telefonata. Sa se in quel momento Lotito era impegnato anche in altre telefonate?
Ferri: Era la regola, era impossibile seguirlo.
Difesa Della Valle: Nel momento in cui assiste alla telefonata, è corretto dire che Lotito parlava anche con altre persone al telefono?
Ferri: Sì.
Difesa Della Valle: Lotito, quando Le riporta del colloquio con i Della Valle, Le riferisce in maniera chiara di quando si sarebbe verificata questa proposta?
Ferri: No, per niente.
Presidente Casoria: Non Le è venuta la curiosità?
Ferri: No, non era di mio interesse, anche perché, ripeto, era difficile stargli dietro, era meglio non fargli domande, erano monologhi.
Difesa Della Valle: Quando Lotito Le ha fatto il racconto, ci ha creduto?
Ferri: No
Difesa Della Valle: Dopo questa occasione ha più riparlato con lui del tema?
Ferri: No
Difesa Della Valle: Le ha detto anche in termini chiari quali sarebbe stata la sua posizione?
Ferri: Già nel racconto, implicitamente, mi sembrava infastidito, poi ho visto come era andata la gara e ho capito che il suo atteggiamento era stato corretto.

I pm hanno depositato gli atti di altra attività investigativa. Nella prossima udienza si completerà l'esame dei testi dell'accusa (Ancelotti, Mancini, Vignaroli, Pepe e Cuttica) e si inizierà con quelli delle difese, iniziando da quella di Pairetto. Sarà citato di nuovo il maresciallo Di Laroni, per il controinterrogatorio.

L'udienza è tolta, rinvio all'11 maggio.

 

(un enorme ringraziamento a Frales di J1897network.com)