cantaNapoliIl 12 aprile 2007 la notizia della chiusura indagini della Procura di Napoli così veniva riportata dai giornali:

Oggi la Procura della Repubblica di Napoli, nel chiudere la sua inchiesta su Calciopoli, ha inviato 48 avvisi di chiusura indagini.

Nella vicenda sono entrati gli arbitri Paolo Bertini, Stefano Cassarà, Antonio Dattilo, Massimo De Santis (l'unico attualmente squalificato per Calciopoli), Marco Gabriele, Gianluca Paparesta, Tiziano Pieri e Salvatore Racalbuto e l'assistente Marcello Ambrosino. Per tutti il reato ipotizzato e' associazione per delinquere.

Le partite nell'inchiesta dei pm della Procura di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci sono 39 e ben 15 non erano citate negli avvisi di garanzia dell'anno scorso: per queste 15 a Moggi viene contestato il concorso in frode sportiva.

Oltre agli arbitri, alcuni dei quali non erano mai stati citati prima, è stato coinvolto anche l'ex direttore sportivo del Messina, Mariano Fabiani. Per il Messina sono nell'indagine le partite Messina-Reggina dell'ottobre 2004, Messina-Fiorentina del novembre, Juventus-Milan di dicembre (per la quale sono indagati Fabiani, Moggi e Bertini) e così via: Fabiani infatti sarebbe coinvolto sia in partite del Messina che di altre squadre, come Inter-Fiorentina del marzo 2005 e Lazio-Juventus dell'aprile 2005.

LE PARTITE NEL MIRINO

Sono 39 le partite al centro dell'inchiesta condotta dai pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci. Quindici di questi incontri non comparivano nei precedenti avvisi emessi lo scorso anno dai magistrati napoletani. Ciò si deve ai nuovi elementi acquisiti dai pm di Napoli dopo la trasmissione delle intercettazioni che erano state disposte dalla procura di Torino, nonché all'esame dei tabulati delle telefonate fatte da diversi cellulari nella disponibilità dell'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi.

A Moggi i pm hanno contestato presunti illeciti (l'ipotesi è di concorso in frode sportiva) in reazione a tutte le 15 ''nuove'' partite finite sotto inchiesta. Nello stesso tempo sono uscite dall'inchiesta di Napoli tre partite che figuravano nei precedenti avvisi. Tra queste l'ormai famosa Reggina-Juventus quando, secondo l'accusa, l'arbitro Paparesta sarebbe stato ''sequestrato'' dai dirigenti juventini nello spogliatoio dello stadio calabrese. Gli atti relativi a questa vicenda sono stati infatti trasferiti per competenza territoriale alla procura di Reggio Calabria.

Questo l'elenco delle nuova partite incriminate: Udinese-Brescia 1-2 (26-9-2004), Siena-Juventus 0-3 (23-10-2004), Juventus-Chievo 3-0 (31-10-2004), Messina-Reggina 2-1 (31-10-2004), Messina-Fiorentina 1-1 (28-11-2004), Juventus-Milan 0-0 (18-12-2004), Roma-Parma 5-1 (19-12-2004), Brescia-Bologna 1-1 (6-1-2005), Cagliari-Juventus 1-1 (16-1-2005), Messina-Parma 1-0 (23-1-2005), Sampdoria-Siena 1-1 (30-1-2005), Siena-Messina 2-2 (13-2-2005), Palermo-Lecce 3-3 (20-2-2005), Reggina-Messina 0-2 (13-3-2005), Lazio-Juventus 0-1 (24-4-2005).

ROMA-JUVENTUS 2005

Un sorteggio arbitrale manipolato alla base di Roma-Juventus, la partita del 5 marzo 2005 all'Olimpico: la gara, già finita tra quelle sospette nella prima fase dell'inchiesta della Procura di Napoli, si arricchisce di nuovi elementi. Sono indagati per frode sportiva, in seguito alle integrazioni dovute all'acquisizione di nuovi atti, l'allora dg della Juventus, Luciano Moggi, l'ex ad bianconero Antonio Giraudo, Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto, allora designatori arbitrali, Mariano Fabiani, ds del Messina - e nome nuovo dell'inchiesta - Maria Grazia Fazi, impiegata della Figc, i componenti della terna arbitrale e cioè Salvatore Racalbuto, Narciso Pisacreta, Marco Ivaldi e il quarto ufficiale di gara Marco Gabriele.
L'accusa è di aver ''compiuto atti fraudolenti che, alterando la corretta e genuina procedura di sorteggio del direttore di gara valida per il campionato 2004-2005, quella per la designazione degli assistenti del direttore di gara e del quarto ufficiale di gara predeterminavano il risultato dell'incontro tra Roma e Juventus". Terna arbitrale e quarto uomo, sostiene la Procura, ''si adoperavano per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra del Moggi e del Giraudo''.

JUVENTUS-MILAN 2004

Il nome di Fabiani spunta anche nella indagine sulla partita Juve-Milan (0-0) del 18 dicembre 2004. Per quel match sono stati indagati Mariano Fabiani all'epoca ds del Messina, Luciano Moggi dg della Juve e l'arbitro Paolo Bertini. I tre "in concorso tra loro e in esecuzione del programma criminale della associazione per delinquere" avrebbero partecipato all'aggiustamento del risultato". Esito "perseguito dal Bertini" come scrivono i giudici.

GLI ALTRI INCONTRI

Si passa poi all'incontro Brescia-Bologna del 6 gennaio 2005. Risultano indagati Moggi, Fabiani e l'arbitro Paparesta. I fatti illeciti sarebbero costituiti in particolare dalle ammonizioni di Guana e Mannini gia' diffidati, in modo che fossero squalificati per la successiva partita che il Brescia avrebbe dovuto giocare contro il Messina (9 gennaio. 2-0 per i siciliani).
E si va a Messina-Parma (1-0) del 23 gennaio 2005. Indagati: Fabiani, Moggi, Bertini e Dattilo che si sarebbero adoperati per far vincere il Messina.
Moggi, Fabiani e Paparesta risultano indagati per Sampdoria-Siena (1-1) del 30 gennaio 2005 per l'ammonizione di Simone Inzagi della Sampdoria, successiva avversaria della Juventus. Il nome del dirigente del Messina compare poi, insieme a quelli di Moggi e di Bertini, nella parte dell'avviso che riguarda Siena-Messina (2-2) del 13 febbraio 2005: anche in questo caso si sarebbero adoperati per un risultato favorevole ai siciliani. Fabiani con Bertini è poi coinvolto per la vicenda delle ammonizioni dei calciatori della Fiorentina Viali e Obodo in Inter-Fiorentina del 20 marzo 2005 che, grazie alla squalifica, avrebbero dovuto favorire la Juve per il successivo incontro dei bianconeri a Firenze (3-3, il 9 aprile 2005).

Fabiani, con Moggi e l'assistente Marcello Ambrosino, è indagato per Lazio-Juventus 0-1.

NOTA: nella sezione Download del nostro sito potete leggere l'atto di chiusura indagine.