spioneRicordate il bellissimo film “il marchese del Grillo” interpretato dal mai troppo compianto Alberto Sordi? Io penso sia un film attualissimo che rappresenta bene i peggiori vizi italiani.
Per esempio, nella scena in cui Sordi spiega al Papa perché ha pagato tutti i preti di Roma affinché suonassero contemporaneamente le campane come quando muore il Pontefice, dice: <<Santità l’ho fatto perché oggi è morta qualcuno di più importante di Voi: la Giustizia!
>>. Successivamente spiega che ha corrotto tutti i giudici, i cardinali, e gli altri funzionari del Vaticano affinché venisse condannato un povero falegname che aveva il solo "torto" di chiedere al Marchese il pagamento di alcuni lavori.
Trattandosi di un film, arriverà il lieto fine, e il povero falegname non solo salverà la pelle, ma verrà
pagato dal Marchese per una cifra superiore a quella precedentemente pattuita.
Purtroppo nella realtà le cose finiscono
diversamente.

Ieri, la Corte Costituzionale si è pronunciata sull’eventuale incostituzionalità del “Decreto Mastella”. Decreto, ricordiamo, che obbligava la distruzione di tutti i dossier raccolti
dagli spioni alle dipendenze della Telecom e della Pirelli.

Secondo la Corte, i dossier dovranno essere distrutti, ma solo dopo che tutte le parti ne abbiano avuto visione diretta e sia stato redatto un apposito verbale da parte del GIP. Tutto ciò, a detta degli osservatori, metterebbe una pietra tombale sul processo stesso, data l’immensa mole di dossier prodotti dai noti spioni, che consta di
decine e decine di faldoni cartacei e decine di migliaia di file informatici. Insomma, anni e anni di lavoro.

Il giornalista Colonnello de la Stampa riporta il pensiero del Gip Giuseppe Gennari, secondo il quale, anche andando a tappe forzate, sarebbero necessarie oltre cinquemila udienze per svolgere il lavoro richiesto dalla Consulta. In sostanza, questa sentenza della Corte Costituzionale rischia di essere il "de Profundis” di
questo processo.
Sia chiaro, non sindachiamo in alcun modo l’operato della Corte: se così è stato deciso, evidentemente lo imponeva la
Costituzione.
Probabilmente l’errore sta alla radice, ovvero in quel “decreto Mastella” (successivamente diventato legge con votazione parlamentare di stampo bulgaro) che prescrive la distruzione dei dossier raccolti illegalmente. Ovviamente noi parliamo di errore presupponendo che la ratio del decreto sia stata quella di preservare la privacy delle vittime spiate. Nel caso in cui si sia invece trattato di insabbiare uno scottante procedimento,
possiamo dire “mission accomplished”!!!!

Nel frattempo le udienze preliminari continuano. Oggi si sono costituiti come parti civili Moggi, De Santis e Vieri. Tutti e tre spiati.
Strano spionaggio questo. Nessuno dei tre si occupava di telecomunicazioni o di gomme per automobili, pertanto non si capisce a che fine la Telecom e la Pirelli (entrambe imputate come persone giuridiche) fossero interessate.
Certo ad essere “malpensanti” e a guardare gli incarichi e i pacchetti azionari di Tronchetti, Buora e Moratti ,
si potrebbe pensare che magari l’Inter, maggiore beneficiaria dello scaldaletto di farsopoli, c’entri qualcosa.
Ma nel paese del Grillo, naturalmente, queste sono le solite incredibili coincidenze!