giraudo moggiErano in molti ad aspettarle e alla fine le radiazioni sono arrivate: Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini sono stati radiati.
La Commissione Disciplinare della Federcalcio ha emesso la sentenza a carico degli ex dirigenti della Juventus e dell'ex dirigente della Figc. Il 6 giugno a Roma c'era stata un'udienza caldissima (vi consigliamo la visione dei vari spezzoni delle arringhe, i video li trovate a questo LINK), ma evidentemente le parole e i concetti espressi dagli avvocati in quella sede non hanno prodotto effetti di rilievo. La richiesta della Procura Federale è stata accolta dopo circa 10 giorni di camera di Consiglio. La battaglia con la Federazione però è appena cominciata, perché ci sarà sicuramente l'appello e altro ancora. Le parole di alcuni protagonisti.

Luciano Moggi: "Chi fa queste cose pagherà le conseguenze, evidentemente qualcuno non ci vuole nel calcio. Io non mi arrendo. Ora si va avanti con il secondo grado, poi il ricorso alla Corte del Coni. Intanto voglio leggere le motivazioni. Ma continuerò a lottare, non c'è nessun dubbio".

Avvocato Trofino: "L'innocenza di Luciano Moggi sta nelle altre 170 mila telefonate che solo in parte sono state messe agli atti. Tutti le avevano a disposizione, noi ce le siamo andate a cercare e ad ascoltare... Non ho seguito io il procedimento presso la Federcalcio ma so per certo che Luciano si sente ingiustamente discriminato. Ora che cominciava a dimostrare la sua innocenza, e la squalifica sportiva stava per finire. Questa sentenza è rimasta per cinque anni nel limbo, è davvero troppo tempo. In qualsiasi sistema giuridico, per quanto rudimentale, non sarebbe possibile".

Avvocato D'Onofrio: "La commissione non ha ascoltato le richieste del Coni, ma comunque non sono preoccupato, ci sono ampie speranze in sede di appello, la Commissione ha guardato solo i fatti del 2006 non prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni. I prossimi gradi di giudizio, sono passaggi obbligati, visto che la sentenza non convince. Quindi Giustizia Federale e poi Alta Corte del Coni (lo stesso organo che impose alla FIGC l'attualizzazione delle prove). Con le nuove intercettazioni emerse nel processo penale, ci sono già le prove per confutare la sentenza del 2006, e non serve aspettare la fine del processo di Napoli.
Il risultato peggiore sarebbe stato se la Federazione avesse trovato prove attuali sulla colpevolezza si Moggi, ma non le ha trovate.
Non è Palazzi che deve revocare lo scudetto all'Inter, ma lo stesso procedimento, quindi con una decisione amministrativa. Le nuove prove comporterebbero una decisione disciplinare che il Procuratore Palazzi non potrebbe non prendere in considerazione. Il Presidente Abete stimola Palazzi, ma Abete stesso dovrebbe anch'esso prendere atto della situazione, tutto il complesso della Federazione dovrebbe prendere atto della cosa, non il solo Palazzi.
La radiazione fu data dalla somma delle contestazioni e quella più grave fu la 'esclusività', cosa che dalle nuove intercettazioni è stata ampiamente confutata"
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Commento telefonico a caldo dell'Avv. Tortorella: "Non poteva essere scritta sentenza migliore da appellare".

Innocenzo Mazzini ai microfoni di Radio Radio: "Chi mi conosce sa chi sono. Per me, più che questa sentenza, parlano gli oltre 40 anni di volontariato nel mondo del calcio. C'è chi parla di giustizia burla. Io questo non lo dico. Dico solo che è stato fatto tutto, fuorché la giustizia. So che sta per tornare Baldini nel calcio. Lo conosco da tanti anni, è un mio amico e gli faccio tanti auguri per la sua nuova avventura".

Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, a titolo strettamente personale, si è espresso in questi termini: "Da cittadino, da liberale e da garantista, vorrei esprimere il mio sconcerto. Tutti sanno che finora, in sede sportiva, sono stati colpiti, di fatto, solo Moggi, Giraudo e la Juventus. Quando invece, nel corso del processo penale di Napoli è emerso un quadro ben più vasto e tale da coinvolgere molti altri dirigenti e società. In sostanza si continua ad accendere i riflettori su una verità parziale, scaturita da una vasta campagna mediatica volta a colpire solo Moggi e la vecchia dirigenza della Juve, per meglio occultare le responsabilità di tanti. È lo stesso meccanismo già sperimentato a suo tempo con Tangentopoli, con l'aggressione condotta solo contro alcuni, per meglio salvare e favorire altri. È interesse di tutti i tifosi che ci sia una riapertura e una revisione totale del processo sportivo, alla luce dei nuovi fatti emersi".

Commento finale.
La sentenza era ampiamente prevedibile ed erano in molti ad aspettarsela. Bisogna pur sempre tenere conto che i giuristi ragionano in modo formale.
La proposta di radiazione è appoggiata sulle sentenze del 2006, è difficile che un giudice si metta a ricontestualizzare tutte le decisioni entrando nuovamente nel merito con le nuove prove proposte. Non con il clima forcaiolo di questo periodo (ricordiamo il nuovo scandalo scommesse) e con le sentenze sfavorevoli del 2006, in aggiunta alla condanna in primo grado di Giraudo. Insomma, bisognerebbe trovare dei giudici molto pignoli e coraggiosi che abbiano voglia di scendere nel merito delle specifiche accuse per decidere in senso differente. Cosa alquanto difficile in Italia in generale, e nell'Italia pallonara in particolare.
La chiave di lettura interessante, invece, è l'invito dell'Alta Corte del Coni sull'attualizzazione del procedimento, che è stata completamente ignorata.
L'impressione è che sarà difficile che la vicenda si chiuda con l'appello. Il viaggio è ancora lungo, e gli avvocati andranno fino in fondo. Nel frattempo, magari a Napoli ci sarà una sentenza di primo grado e le cose potrebbero cambiare.
Comunque, il ricorso sarà depositato entro 7 giorni.