giustizia sportivaScrivendo di stare attenti alle radiazioni dicevamo l'altro giorno che il nostro pronostico era: Giraudo graziato e Moggi radiato. L'abbiamo sbagliato, sono stati radiati entrambi; adesso c'è da aspettarsi che l'iter della giustizia sportiva faccia il suo corso (Caf, Coni e compagnia cantante) e che gli esperti di giustizia sportiva commentino la sentenza, qualcuno magari esultando e qualcun altro incazzato.
Una cosa salta subito agli occhi anche di chi esperto non è: nella conclusione delle motivazioni della sentenza si dice, in parole povere, che non si può tener conto delle novità del processo di Napoli perché nessuno ha fatto richiesta di revisione o revocazione delle sentenze del 2006.

E' un passaggio importante per almeno due motivi.
Intanto l'argomento (il famoso articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva) entra " ufficialmente" in gioco; la Gazzetta ha sempre detto che Calciopoli è un capitolo chiuso, la Disciplinare aggiunge invece che potrebbe essere riaperto ed è così, indipendentemente da quello che scriveranno gli esperti della Gazzetta. Aggiungiamo che la revisione la può chiedere la Procura Federale e quindi l'argomento è chiuso; ma la revocazione può essere chiesta da chi ha subito le condanne e quindi da Giraudo, Moggi e la Juventus.
Ecco allora, ed è il secondo motivo, che la Disciplinare è come se lanciasse la sfida: Giraudo/Moggi/Juventus, se avete elementi a vostro favore (i famosi "fatti nuovi" non conosciuti all'epoca delle sentenze), perché non chiedete la revoca delle condanne di cinque anni fa?

E questo, come sanno bene i lettori di Ju29ro.com, è l'interrogativo su cui stiamo ragionando da tempo e che prima o poi, in dipendenza di quello che succederà a Napoli, obbligherà Moggi a passare dalle parole ai fatti, Giraudo a rientrare "dall'esilio di Londra" e la Juve a uscire allo scoperto senza se e senza ma.